Angel Di Maria, Leandro Paredes. Gli ultimi due nomi di una lista praticamente infinita di campioni del mondo. 27 in totale per la Juventus, nessuno come i bianconeri. Ma la notizia migliore che arriva dal Qatar, al di la dei meri numeri, è stata la prestazione del Fideo. Mai così incisivo, così importante, così bello da vedere. Mai è stato Angel Di Maria da quando è arrivato alla Juve. A sorpresa scaloni decide di lanciarlo dal primo minuto, lui che l’ultima da titolare l’aveva giocata contro la Polonia nella fase a gruppi.
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Prestazione da vero campione, del mondo dopo i rigori, quella sfoderata al fianco dell’amico di sempre Messi. Vederlo giocare con Leo è un autentico spettacolo: la coppia gol dell’argentina colpisce da 15 anni da quel mondiale Under 20 vinto nel 2007 fino al mondiale dei grandi al Lusail Stadium.
Angel Di Maria e i gol in finale: in Qatar solo l’ultimo
E se prima El Fideo era considerato l’uomo delle finali, più come portafortuna e buon auspicio, adesso lo è davvero. Entra nella storia come il primo ad aver segnato in tutte le finali: Olimpiadi, Copa America, Finalissima contro l’Italia, Mondiale. Questo il percorso della storia d’amore tra Angel Di Maria e i gol in finale. Quel che è certo è che un di Maria a questo livello, a Torino non l’hanno ancora visto. Così come non si è visto Pogba e si rischia di non vederlo ancora per un bel po. Il francese, presente sugli spalti durante la finale, ancora non si allena col gruppo e prima di natale non lo farà sicuramente. è fuori ormai da 5 mesi e ne sono passati tre e mezzo dall’intervento che lo avrebbe dovuto restituire a max allegri. Ma nel frattempo alla Juve è già costato diversi milioni di euro, una Juve che inevitabilmente adesso riflette anche perché i guai societari sono tutto fuorché superati.
Intanto L’Équipe: ‘secondo il regolamento, il secondo gol di Messi era da annullare’ (leggi qui perchè)