Pioli batte Spalletti 2-0: il confronto tra Milan e Napoli viene vinto al momento dall’allenatore rossonero.
Napoli-Milan 0-4 in campionato e Milan-Napoli 1-0 in Champions League: gli azzurri senza Osimhen sono un’altra squadra. Spalletti lo sa: l’assenza del nigeriano pesa come un macigno, con i partenopei che al Maradona in Serie A incappano nella sconfitta più pesante della stagione. Nella massima competizione europea, non sfigurano a San Siro, nell’andata dei quarti di finale, ma cedono al gol di Bennacer nel primo tempo, considerando che al ritorno mancheranno per squalifica Anguissa e Kim.

Spalletti ora è concentrato al campionato, ma anche sul ritorno tutto da giocare in casa in ambito europeo contro il diavolo. Una sfida sicuramente importante per il Napoli che ha bisogno di ritrovarsi e ritrovare quelle certezze che sono mancate nell’ultimo periodo, specie nei confronti con la formazione rossonera.
Napoli-Milan, Spalletti “placa” Kvaratskhelia: la situazione
Nelle due gare contro il Milan, il fantasista georgiano Kvicha Kvaratskhelia è apparso piuttosto nervoso, specie in occasione della sfida persa al Maradona per 0-4, in cui, Luciano Spalletti, sul finire di partita ha invitato più volte il numero 77 a placarsi. Come se non stesse accettando la “passività di un Napoli che oramai si era arreso alla supremazia di un Milan praticamente perfetto. Come se volesse dire il 100% e dimostrare anche ai suoi compagni che la partita non fosse finita, nonostante il punteggio. “Kvara stai calmo. La partita è finita”, questo l’invito dell’allenatore di Certaldo a Kvicha Kvaratskhelia. L’ultimo a dire basta. L’ultimo ad arrendersi. L’ultimo a rincorrere gli avversari dopo aver perso un pallone. L’ultimo, ad alzare bandiera bianca.

Nelle due sfide contro il Milan, il Napoli non è riuscito a superare il muro eretto da Maignan e compagni. Zero i gol fatti tra Serie A e Champions League con Spalletti che spera di recuperare per il quarto di finale di ritorno il bomber principe, Victor Osimhen. Il tasto dolente è rappresentato dal momento no di Kvaratskhelia. Braccato, raddoppiato, chiuso dalla retroguardia del Diavolo, abile a chiudere il calciatore di maggior talento del Napoli.
Servirà sicuramente un altro Napoli al Maradona: Spalletti lo sa e lo ha anche detto nel post partita della gara di San Siro. Gli azzurri hanno bisogno anche del dodicesimo uomo. Il tifo che ha l’obbligo di trascinare il club azzurro tra le prime quattro d’Europa. Un traguardo storico per la squadra del presidente Aurelio De Laurentiis.