Il Direttore di Sportitalia Michele Criscitiello analizza nel dettaglio la situazione sportivamente “drammatica” in casa Fiorentina. L’avventura di Pioli è stata fallimentare ed anche in dirigenza sono previsti ribaltoni dopo l’addio di Pradè.
Non è un problema di classifica, di punti o di prestazioni. Quelli passano, vengono e forse tornano. Il problema della Fiorentina è più profondo e non può solo essere analizzato con “Pioli è diventato scarso” o con le contestazioni “uscite a mezzanotte”.
Quella roba la dobbiamo lasciare ai tifosi, a chi va allo stadio e giustamente vuole vincere. Trovarsi a novembre in questa situazione non è normale. Bisogna andare fino in fondo e approfondire il tema. Partiamo dalla tragedia. Da quando è morto Joe Barone la Fiorentina è finita. Barone non era un dirigente ma era il Presidente della società con pieni poteri perché Rocco Commisso ha fatto una scommessa nel calcio in Italia ma governare dagli Stati Uniti è pressoché impossibile.
Anche se fai tutto bene, nel calcio, non è detto che le cose vadano come devono figuriamoci governare un club dall’altra parte del Mondo. Rocco ha dato tanto, forse troppo, a Firenze senza chiedere nulla in cambio. La morte di Joe Barone, però, equivale alla fine del progetto viola. La società non ha la proprietà presente e non ha dirigenti attaccati al progetto. Paga Pradè ed è giusto che sia così. Se nel calcio sbagli paghi. Però il problema non è solo Pradè.
Chi ha costruito questa squadra? Si parla troppo poco ma il primo da licenziare per giusta causa e mandato a casa oggi stesso è Roberto Goretti. Chi l’ha preso è stato folle. Un Direttore di bassa serie B o di alta serie C, da Perugia e Reggio Emilia, non può costruire un top club come la Fiorentina. I tifosi contestano Pradè perché ha il nome ma il primo da cacciare è proprio Goretti. Mai Barone avrebbe preso uno con quei trascorsi e con quel curriculum. Il progetto Fiorentina sta naufragando dal campo allo stadio.
Pessima anche la gestione nella ricostruzione del Franchi e se oggi esiste il Viola Park è solo perché Joe Barone ha fatto in tempo a chiudere il progetto. Altrimenti sarebbe saltato anche il centro sportivo più bello in Italia. Lo stadio sta diventando la solita barzelletta all’italiana e la squadra è la barzelletta in campo. Al posto di Joe Barone serviva un Dirigente di spessore e, con tutto il rispetto, di Ferrari che è un ottimo manager ma non può passare da ufficio stampa a numero 1 del club in 5 giorni.
Arriviamo al vero problema della viola. I calciatori. Non venite a dirmi che i problemi sono nello staff tecnico, Pioli è diventato incapace o altro. Certo, ha le sue responsabilità ma se sei in fondo alla classifica significa che i calciatori giocano contro l’allenatore. E hanno approfittato della sfida salvezza con il Lecce per far saltare il banco. Sono quelli che vanno in campo che stanno offendendo la memoria di Joe e stanno insultando l’intelligenza di Rocco. Per giocare nella Fiorentina ci vuole dignità, quella che sta mancando a 22 calciatori viziati che pensano di poter comandare tutta Firenze.
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