Rivelazioni agghiaccianti di Marc Marquez. Si è tenuto questo peso per tutta la stagione poi, esausto, ha dovuto raccontare tutto.
Sulla carta e sugli almanacchi che ne parleranno, la stagione di Marc Marquez in MotoGP 2025 è un trionfo sotto ogni aspetto. Un titolo conquistato dopo tanti anni di digiuno, al primo anno nel team ufficiale Ducati dopo una parentesi in Gresini, gli avversari umiliati sistematicamente al punto da essere sicuro della vittoria prima del fatale GP di Singapore, in cui è caduto infortunandosi. Cosa chiedere di meglio?

Considerando cosa molti colleghi di Marc hanno patito durante la carriera – ricordiamo la Sindrome da Affaticamento Cronico di Casey Stoner – ci verrebbe da dire “un po’ di pace mentale” che forse, Marc ha cercato a lungo. Pur non arrivando a condizioni gravi come quella del collega australiano anche Marquez si è sentito molto stanco e affaticato, quest’anno.
I retroscena di una stagione in cui l’atleta sembrava al massimo della sua forma escono fuori ora che è tutto finito svelando che in fin dei conti, anche Marquez è solo un essere umano sotto la corazza formata dal suo talento e la sua dominanza in pista. Le sue parole svelano che cosa è successo davvero poco prima dell’infortunio e come sta andando in questo momento la sua vita.
Marquez, la confessione: non voleva più correre
A Mandalika dove poi è caduto rompendosi ancora qualche osso, Marc non sarebbe voluto scendere in pista. Il suo fisico ma soprattutto la sua mente gli chiedevano solo riposo. E viene da chiedersi se si sarebbe infortunato, se li avesse ascoltati: “Per la prima volta dopo aver vinto un mondiale mi sono sentito completamente svuotato enon avevo voglia di correre“, rivela l’atleta spagnolo a DAZN.

Queste parole segnalano una stanchezza fisica e mentale a cui ovviamente un atleta professionista non può abbandonarsi, non prima che i suoi impegni contrattuali siano stati assolti. Lo stesso Marc, in vacanza poco dopo l’infortunio in una bella meta marittima, ha dichiarato che a differenza del passato, non affretterà il recupero e si prenderà del tempo per se e per rimettersi.
Marc chiude parlando chiaramente del 2026 e di come stia già pensando alla prossima stagione, durante il suo riposo forzato ma anche meritato a questo punto: “Dopo così tante cadute, spingi il tuo corpo al limite. Ma non succede solo a me, molti atleti sentono che devono fermarsi a causa del loro corpo che chiede tregua, non perché manchi loro la voglia di continuare”. Magari gli atleti professionisti saranno strapagati, ma quanti di noi che li critichiamo saprebbero gestire una pressione fisica e mentale costante come questa?






