Oriali tradito da Mourinho, il retroscena prima di Benfica-Napoli
Ritorno al passato per Oriali: sfida l'amico Mourinho in Champions League con il Napoli (Screen X)
Benfica-Napoli di Champions League: un ritorno al passato per Lele Oriali che affronterà José Mourinho. Il dirigente ne ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ricordando le imprese con l’Inter con cui ha conquistato un incredibile Triplete.
Il collaboratore di Antonio Conte ha rivelato delle curiosità a proposito dello Special One e sul potenziale incontro che avverrà al Da Luz per la sesta giornata di Champions League: “Sorridere. Abbracciarsi. Ricordare. Ci sono partite che non sono eguali alle altre: io quelle con l’Inter non vorrei mai giocarle; e queste con Mourinho lasciano puntualmente qualcosa. In due mi chiamano Gabriele, mia madre e José. Non so perché, gli piace e piace anche a me. Per tutti sono Lele, amichevolmente, confidenzialmente o anche no”.
Ritorno al passato per Oriali: sfida l’amico Mourinho in Champions League con il Napoli (Screen X)
Oriali-Mourinho: il retroscena prima di Benfica-Napoli
Una data segnata nel cuore dei tifosi dell’Inter: 12 maggio 2010, finale di Champions League a Madrid. “Si tocca uno dei punti più alti della carriera, la Champions è il sogno di tutti. L’Inter quell’anno riuscì nell’impresa di vincere il Triplete. Ma lo sapevo…”.
Tra i tanti temi affrontato l’addio dello Special One dopo la vittoria della Coppa dei Campioni: “Erano un paio di mesi che sui giornali girava voce dell’addio di José. Io e lui abbiamo avuto un rapporto straordinario come poi mi sta succedendo con Conte, ma certi argomenti restano tabù, è il sacro rispetto che si deve. E una sera, senza violare la riservatezza, ci trovammo a parlarne. Discutevamo di quello che avevamo letto, io gli buttai giù una battuta – lo sai che se vai via, cacciano me – e lui sereno, padrone del momento: Gabriele, non pensare a quello che sarà, qui stiamo scrivendo la storia e ci riusciremo. Promessa mantenuta. Vi sentirete? Neanche un messaggio. Ci incroceremo allo stadio, direttamente lì, e sapremo parlare con gli occhi e con gli sguardi. È già successo di vivere sfide da avversari, nemici mai”.
L’addio all’Inter
«Boh! Io sarei rimasto, l’Inter è la mia seconda pelle, non conto i successi delle mie varie carriere, quella da giocatore, da direttore sportivo o generale e da dirigente, so che con l’Inter ho vinto otto dei dieci scudetti della seconda stella. Faccia lei!”.
Massimiliano Fina
30 anni, Tarantino. Redattore Sportitalia dal 2022 e Direttore IAMTaranto.it. Difensore centrale amante delle statistiche. “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”