Tennis

Berrettini trionfa a Belgrado, domato Karatsev al tie break

Vittoria al tie break dopo un terzo set estremamente equilibrato per Matteo Berrettini che conquista il suo quarto trofeo in ATP 

Quinta finale in carriera per Matteo Berrettini (Getty Images)

Matteo Berrettini ce l’ha fatta: una grandissima vittoria quella del tennista azzurro che doma al terzo set e al tie-break, dopo una partita inizialmente dominata e poi caratterizzata da un grandissimo equilibrio, il russo Karatsev: 6-1, 3-6, 7-6 (0) il risultato della finalissima dell’ATP 250 di Belgrado.

La costanza di Berrettini

Non è stata certo una passeggiata la vittoria di Matteo Berrettini, che pure aveva iniziato il primo set con un piglio davvero straordinario. Un secco 6-1 con cinque game conquistati uno dopo l’altro grazie a una prima palla di servizio eccellente e spesso vincente: ben nove gli ace dell’azzurro alla fine della partita a fronte di un unico servizio vincente di Karatsev. Ma le cose nel secondo set si sono complicate.

Il russo ha cominciato a trovare una risposta molto più efficace e a poco a poco è venuto fuori dalla buca trovando un break di tre game iniziali che ha faticosamente portato a compimento costruendo una fase di grandissimo equilibrio che ha caratterizzato il terzo set.

Matteo Berrettini, numero 10 del ranking mondiale (Getty Images)

Equilibrio e tie-break

Il terzo set è stata una vera e propria prova di forza di Berrettini che ha strappato un primo break difendendolo, poi si è fatto controbreakare. Si arriva così a un testa a testa finale che lo ha visto arrivare a due punti dalla vittoria, sul 5-4 salvo poi farsi rimontare di nuovo. Al tie-break però non c’è stata storia: Karatsev paga lo sforzo a durissimo prezzo in termini di lucidità ed eqjilbrio (sicuramente pesa anche la maratona vinta ieri contro Djokovic)  e Berrettini conquista a zero il tie-break, senza ulteriori incertezze e con pieno merito.

Berrettini, al termine di una bella sfida da 2.27’ conquista così il suo quarto trofeo in un torneo ATP, il primo di questa stagione, dopo quelli di Gstad, Stoccarda e Budapest.

 

Mauro Marchina

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