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Giro d’Italia 2021, favoriti e percorso 9^ tappa: Castel di Sangro-Campo Felice

Giro d’Italia 2021, favoriti e percorso 9^ tappa: Castel di Sangro-Campo Felice. Il tappone appenninico che può riscrivere la classifica

Una prima settimana infinita per il Giro d’Italia 2021 che ha ancora molto da raccontare e si appresta a vivere una delle frazioni più attese. Oggi è il giorno della nona tappa, la Castel di Sangro – Campo Felice (Rocca di Cambio). Distanza relativamente breve, con 158 chilometri, ma non  ci sarà un metro di pianura.

Giulio Ciccone (Instagram)

Ecco perché le fatiche e il maltempo accumulati fino ad oggi potrebbero presentare il conto a tutti e la classifica generale è destinata ad essere riscritta. Se dobbiamo indicare un favorito, per come sta andando Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step) è il nome su cui puntare per l’arrivo sulle montagne abruzzesi.

Ma il controfavorito resta Egan Bernal, capitano del Team Ineos-Grenadiers, che ha già mostrato una grande condizione e ha in assoluto la squadra più completa. Tutti aspettano un segnale dal britannico Simon Yates (BikeExchange), rimastol finora molto nell’ombra forse memore del Giro di tre anni fa dominato nelle prima due settimane e mezza prima di spegnersi.

Ma l’arrivo sulle montagne di casa esalterà anche Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) che la strada ha eletto capitano della Trek-Segafredo. Curiosità invece per la maglia rosa Attila Valter (Groupama-FDJ) che potrebbe pagare la sua inesperienza ma fino ad oggi è andato fortissimo.

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Quali saranno i punti chiave della Castel di Sangro-Campo Felice? La strada comincerà a salire fin da subito con l’ascesa al Passo della Croce (ma non sarà GPMì) seguito dal Passo Godi, 15 chilometri al 4% di media, e successivamente dalla Forca Caruso  lunga 12,7 chilometri  e media del 4,2%.


Due salite per scaldare i motori, perché dopo il traguardo volante di Celano inizierà la scalata al GPM di Ovindoli, salita di 2^ categoria, lunga me pedalabile. Infine l’ascesa che porta verso il traguardo: una prima parte facile ma ultimi 1500 metri durissimi, in sterrato, con pendenze che arrivano al 14%.

Federico Danesi

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