Coppa America, altro colpo di scena: incredibile retromarcia

Il destino della Coppa America 2021 non è ancora definito. Il Brasile sembra non essere più così convinto di ospitare il torneo

Poco più di dieci giorni all’inizio del torneo ma la Coppa America è ancora nel caos più totale. Inizialmente la Conmebol aveva fatto sapere di aver escluso la Colombia dall’organizzazione dei match a causa delle rivolte e della repressione violenta in atto nel paese sudamericano, e l’ipotesi più caldeggiata era quella di disputare la competizione interamente in Argentina.

Ieri è arrivato l’annuncio riguardante la sostituzione dell’Argentina con il Brasile: la Conmebol ha pubblicato anche il nuovo calendario, con finale prevista al Maracanà di Rio de Janeiro. Nonostante le perplessità in merito alla comunicazione, la questione sembrava ormai risolta. Invece anche il Brasile è pronto a una clamorosa retromarcia.

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Coppa America, gli stati brasiliani si oppongono: ok solo dal Mato Grosso

La brusca frenata è arrivata nella notte dal Ministero guidato da Luiz Eduardo Ramos. Il ministro ha dichiarato: “Non è ancora stata presa una decisione definitiva. Non è certo che il Brasile possa organizzare la Coppa America“. Anche in Brasile, infatti, la situazione sanitaria e politica è davvero delicata.

Il paese sudamericano resta uno di quelli con il più alto indice di morti e contagi da coronavirus nel mondo e qualche giorno fa c’è stata una grande manifestazione con i cittadini che hanno chiesto a gran voce l’impeachment per il presidente Jair Bolsonaro.

Non bastassero tutti questi problemi, anche gli atleti sembrano non voler prendere parte alla competizione in Brasile. Eloquenti in questo senso le parole di Cavani: “In una simile situazione di emergenza sanitaria bisognerebbe dare priorità alla salute. Sarebbe meglio che il calcio si fermasse dimostrando maggior rispetto per la vita umana”. E anche la Nazionale cilena si sarebbe opposta al viaggio in Brasile, minacciando di non partecipare al torneo.

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Al momento, l’unico Stato ad aver dato l’ok alla disputa delle partite è il Mato Grosso. Gli Stati di Pernambuco, Minas Gerais, Rio Grande do Norte e Rio Grande do Sul hanno chiarito che non ospiteranno i match. La situazione resta problematica e delicata, il tempo a disposizione è sempre di meno e la Coppa rischia seriamente di saltare.