Motori

Superbike Misano, la cavalcata di Rinaldi, seconda vittoria in carriera

Splendida affermazione di Micheal Ruben Rinaldi sulla Ducati ufficiale nella prima gara in programma al Gran Premio di Misano di Superbike

Bella vittoria di Michael Ruben Rinaldi su Ducati nella prima gara di Superbike a Misano (Getty Images)

Non c’è mai niente di facile in una gara breve, intensa e imprevedibile come un gran premio di Superbike: ma Michael Rinaldi ce l’ha messa davvero tutta per conquistare senza alcun rischio una gara condotta coraggiosamente e dominata, dall’inizio alla fine.

Superbike Misano, vince Rinaldi

Per il pilota riminese della Ducati, 25 anni, la vittoria di Misano e la seconda in carriera, la prima con la moto ufficiale, forse non la più bella, perché la prima non si scorda mai; ma sicuramente quella più autorevole.

Rinaldi parte come una fionda fin dallo start imprimendo un ritmo impressionante nel tentativo di tenersi quanto più lontano possibile da Rea, temibilissimo alle sue spalle con la Kawasaki Ninja.

La gestione della moto e delle gomme di Rinaldi è praticamente perfetta ma da sottolineare è soprattutto la qualità della sua guida. Pulita, sicura, tranquilla.

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Michael Rinaldi, seconda vittoria in Superbike per il pilota Ducati (Getty Images)

Rea quasi a terra

Rinaldi riesce nella non facile impresa di mantenere il ritmo altissimo costringendo – per una volta – Jonathan Rea a guardare i suoi scarichi. Sono proprio gli scarichi di Rinaldi a giocare un brutto tiro al campione del mondo della Kawasaki quando, un certo punto, nel tentativo di stringere una curva, Rea viene quasi disarcionato dalla sua moto: “La mia gomma anteriore si stava deteriorando – dice Rea – forse a causa del calore che arrivava dalla pista e dallo scarico di Rinaldi, ciò non toglie che Michael sia stato assolutamente straordinario”.

Rea con un mezzo miracolo riesce in qualche modo a tenere in piedi la moto e a concludere la gara finendo al terzo posto, alle spalle della Yamaha di Razgatlioglu. Quarto Redding con l’altra Ducati.

Rea perde quattro punti in classifica generale dal turco ma si mantiene saldamente al comando di un mondiale ancora lungo.

Mauro Marchina

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