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Dream Team USA, una stella rinuncia alle Olimpiadi: “Perché ho detto no”

Dream Team USA, una stella rinuncia a giocare le Olimpiadi di Tokyo 2020. Ora arriva la sua spiegazione: “Perché ho detto no”

(Getty Images)

Alcuni tra amici e colleghi stanno sudando a Las Vegas, sede degli allenamento per il Dream Team USA che sta preparando la trasferta alle Olimpiadi di Tokyo. Poteva esserci anche lui ma ha rinunciato, preferendo un torneo di golf (che è l’altra sua grande passione) al basket.

Steph Curry è fisicamente vicino alla squadra, ma con la testa da un’altra parte e ha spiegato i motivi della sua rinuncia. Perché nella lista di coach Gregg Popovych e del suo staff c’era anche la stella dei Warriors che però ha preferito declinare. Colpa di una stagione ridotta e compressa, ma anche di un fisico che comincia a presentare il conto dell’usura.

Quindi meglio rilassarsi e pensare con calma alla prossima stagione NBA, anche se farà il tifo per la sua Nazionale e seguirà tutte le partite. “Non ho alcun rimpianto – ha commentato Curry – e per questo sono qui a giocare a golf, divertendomi con la mia famiglia. Non c’è una sola ragione specifica per la mia decisione. Ma facendo le somme mi sono chiesto ‘Vuoi giocare o no?’, e la risposta è stata no”.

(Getty Images)

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Dream Team USA, una stella rinuncia alle Olimpiadi ma la squadra è fortissima

Gli Stati Uniti arrivano dalla mezza disfatta del Mondiale in Cina nel 2019 e hanno tutte le intenzioni di rifarsi con gli interessi. Ci sono stato altri no, come quelli in primis di LeBron James, James Harden, Anthony Davis e Chris Paul, adesso impegnato con i Phoenix Suns nella Finali NBA.

Sarà comunque Dream Team perché c’è molto del meglio della Lega, a cominciare da  Kevin Durant. La stella dei Brooklyn Nets è reduce da playoff impressionanti ma non ha voluto rinunciare a quella che potrebbe essere la sua ultima Olimpiade.

Kevin Durant (Getty Images)

Con lui anche Draymond Green (Golden State Warriors), Damian Lillard (Portland Trail Blazers), Bam Adebayo (Miami Heath), Jayson Tatum (Boston Celtics), Bradley Beal (Washington Wizards), Jerami Grant (Detroit Pistons), Zach LaVine (Chicago Bulls) e Kevin Love (Cleveland Cavaliers). In più Devin Booker (Phoenix Suns),
Jrue Holiday e Khris Middleton (Milwaukee Bucks) che arriveranno in Giappone appena terminate le Finali NBA.

Federico Danesi

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