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A poche settimane di distanza dal suo arrivo agli Spurs, Antonio Conte deve affrontare u problema molto serio che dimezza il Tottenham, un focolaio Covid
Sette giocatori e quattro membri dello staff positivi al Covid. Undici uomini in isolamento, mezza squadra in quarantena costretta ad allenarsi ‘con cautela’. É molto serio il problema per il Tottenham di Antonio Conte.
Si tratta di un vero e proprio focolaio che si è manifestato al rientro della squadra in allenamento dopo la vittoria in campionato contro il Norwich, 3-0. Il club ha confermato la procedura d’emergenza in vista della partita di Conference League in programma giovedì contro il Rennes, ma non ha ufficializzato quali sono i giocatori risultati positivi.
Si parla di sette atleti e quattro membri dello staff tecnico di Antonio Conte che, invece, non risulterebbe tra i positivi al Covid-19.
Il regolamento UEFA obbliga di fatto il Tottenham a scendere in campo giovedì, perché prevede che le squadre vittime di un focolaio non possano chiedere il rinvio della partita se hanno meno di tredici giocatori indisponibili.
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Molto più complessa invece la situazione per quanto riguarda la partita di campionato contro il Brighton in programma nel corso del fine settimana. Spurs che con Antonio Conte in panchina sono reduce da quattro risultati utili consecutivi in Premier League, tre vittorie e un pareggio.
Tottenham che, peraltro, dovrà rispettare un ruolino di marcia impressionante nel corso delle prossime tre settimane con sette partite prima della fine dell’anno. Perché in Premier League non è prevista alcuna pausa fino a Capodanno, quando la squadra doveva comunque scendere in campo per la FA Cup.
Un bel problema organizzativo per Conte e per lo staff tecnico degli Spurs che dovranno fare i conti non solo con i giocatori indisponibili ma anche con tutte le procedure d’emergenza che richiedono cautela anche durante gli allenamenti. Tottenham, peraltro, era una delle poche squadre inglesi che aveva già da tempo definitivamente completato il ciclo vaccinale con una doppia dose per tutti, dirigenti, tecnici e giocatori.
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