WWE in lutto (ANSA)
Wrestling in lutto, morta una leggenda: è stato il simbolo della WWE. A partuire dagli anni ’90, amato ma anche molto discusso dal pubblico
All’anagrafe era Scott Hall, ma per tutti gli appassionati dagli inizi degli anni ’90 era diventato ‘Razor Ramon‘. Ecco perché oggi tutti gli appassionati del wrestling oggi piangono una delle leggende di questo sport.
Fatale per lui, che sul ring ha combattuto contro tutti i migliori e vinto spesso, anche a Wrestlemania, è stata una caduta nella quale ha battuto l’anca. Si è formato un coagulo che gli ha provocato tre infarti in poche ore e ad qualche giorno era attaccato alle macchine. Ora la famiglia ha deciso dietro al consiglio dei medici, di staccare tutto e il suo mondo lo piange.
Kevin Nash, suo compagno di mille battaglie, lo ricorda così: “Ho il cuore spezzato e sono molto triste. Ho amato Scott con tutto il mio cuore e devo prepararmi alla mia vita senza di lui. Ricordiamoci solo questo un ragazzo grandioso e non ne vedremo un altro come lui. Ci vediamo lungo la strada amico. Non avrei mai potuto amare un essere umano più di quanto abbia fatto con te”.
In effetti Scott Hall ha lasciato un segno indelebile nel mondo del wrestling professionistico combattendo per diverse sigle fin dagli anni Ottanta. Ma è stato agli inizio del ’90, con il boom mondiale grazie anche ai faraonici contratti tv, che anche lui ha trovato lo spazio meritato.
Improvvisamente è diventato ‘Razor Ramon’, cattivissimo esule cubano che sul ring non risparmiava nessuno. In quelle vesti ha cominciato a sfidare i più grandi dell’epoca, da Hulk Hogan a Randy Savage ‘Macho Man’ diventando protagonista delle Royal Rumble e delle Survivor Series.
Aveva cominciato nella National Wrestling Alliance nel 1984, poi è passato nella World Championship Wrestling e infine la consacrazione nella World Wrestling Federation. Clamoroso il suo strappo con la più grande organizzazione mondiale quando insieme ad altre leggende come Shawn Michaels, Triple H, Kevin Nash fondò anche il ‘New World Order’ nel 1996. Otto anni fa era entrato ufficialmente nella Hall of Fame della WWE.
Accanto alla vita sul ring però c’era anche quella privata fatta spesso di eccessi. Arrestato a metà anni Ottanta per abuso di droghe e alcol era stato coinvolto in un omicidio di secondo grado dopo una lite in un parcheggio (sparò e uccise per legittima difesa un uomo). Droga e alcol hanno accompagnato la sua esistenza, con diversi arresti anche per resistenza a pubblico ufficiale. Ora sembrava aver cambiato vita, ma non è bastato.
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