Mercedes, gravi problemi in vista: è colpa della guerra in Ucraina. Il colosso tedesco dell’automobile rischia di entrare in crisi a causa del tragico conflitto in corso nell’Europa dell’est
La drammatica guerra in corso tra Russia e Ucraina, di cui ad oggi non si riesce ad intravedere una possibile conclusione, sta avendo pesanti ripercussioni in tutto il sistema economico e produttivo dell’Europa occidentale. Grandi e piccole aziende iniziano ad imbattersi nei primi problemi legati alla difficoltà di reperire materie prime e all’aumento esponenziale dei prezzi di carburanti ed energia elettrica. Così, anche i grandi colossi della produzione automobilistica, in particolare i ricchissimi marchi tedeschi, stanno andando in affanno.
Sembra incredibile, ma perfino la Mercedes appare in sofferenza da qualche settimana a questa parte. In particolare, l’azienda teutonica stanì pagando a caro prezzo l’assenza o la riduzione di componenti in arrivo da entrambi i Paesi coinvolti nel conflitto. In particolare, dall’Ucraina arrivano i cavi necessari alla produzione elettrica ed elettronica delle auto. I marchi del gruppo Volkswagen hanno più volte tagliato o fermato i loro stabilimenti. Provvedimenti estremi che adesso sta pe prendere anche la Mercedes. La casa di Stoccarda, secondo quanto riporta Automotive News, ha tagliato la produzione nell’impianto di Sindelfingen, dove attualmente vengono prodotti alcuni dei modelli più venduto sul mercato.
Lo stabilimento Mercedes in questione allo stato attuale non è ancora fermo, ma per mantenerlo in vita in questo periodo sono stati apportati cambiamenti importanti nell’organizzazione del lavoro e della composizione dei turni, senza contare le variazioni poste in essere per dare priorità a uno o all’altro modello. Per evitare di dover ridurre drasticamente la produzione, ache avrebbe conseguenze drammatiche, il management dell’azienda sta cercando di ovviare alle attuali carenze di materiali.
In questi giorni si sta prendendo in esame la possibilità di riallocare delle risorse, o di richiedere una maggiore produzione altrove. Nessuno ha invece prospettato, almeno per ora, l’abbandono delle forniture in arrivo dall’Ucraina, in attesa di buone notizie da parte dei paesi belligeranti sul fronte dei negoziati. Certo è che se anche un gigante delle dimensioni della Mercedes inizia ad avere problemi, tutti devono cominciare a preoccuparsi.
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