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Dalle Olimpiadi ai film porno: la scelta radicale di una nuotatrice

Dopo i primi successi e le medaglie una nuotatrice ha deciso di cambiare drasticamente vita, è – dopo avere partecipato alle Olimpiadi – è diventata una pornostar

Di atlete che hanno deciso di cambiare vita dopo il grande successo ottenuto in ambito sportivo ce ne sono state parecchie.

(AP LaPresse)

Alcune per diventare attrici, testimonial, giornalisti o conduttrici televisive. Il caso di Miku Kojima tuttavia è molto più clamoroso.

Stop alle Olimpiadi

Perché la nuotatrice giapponese, due bronzi alle Olimpiadi  e due ori mondiali a livello giovanile è diventata una pornostar. Una vera e propria rivoluzione di vita della quale Miku non è assolutamente pentita. Non si tratta di un piano B, e nemmeno di una pausa di riflessione: ma di un vero e proprio cambiamento radicale.

Dalla piscina al soft core

Miku, che ha 27 anni ed è una splendida donna, ha preso questa decisione per motivazioni diverse. Non solo economiche. La sua è anche una provocazione: “Ho lavorato tanto per avere successo nel nuoto, allenamenti durissimi di molte ore, tutti i giorni, mattina e pomeriggio. Ma alla fine ho scoperto che quello che la gente cercava di più di me on line erano le mie immagini in costume da bagno. Alcune sono finite su siti per adulti. E la cosa mi ha fatto pensare”.

Miku è molto orgogliosa di sé: “La mia scelta è stata oggetto di riflessione, sono contenta di me, non ho alcun problema con il mio corpo. Quando un quotidiano (lo Shukan Post n.d.r.) mi ha chiesto di fare un servizio soft core ho pensato che potesse essere una cosa divertente, un’esperienza. Poi mi è arrivata una proposta per girare alcune pose che ho trovato interessanti. E la cosa è andata avanti”.

Miku Kojima, la nuotatrice che ha deciso di dedicarsi a una carriera hard

Definirla pornostar è eccessivo. Miku Kojima, con lo pseudonimo di Saki Shinkai produce SOD, soft on demand, un soft core che ricorda molto i manga giapponesi: “Ho il mio mercato e faccio le cose che voglio fare come le voglio fare. Non credo che tornerò in piscina dove per altro mi sono tolta le mie soddisfazioni. Sto completando i miei studi all’università e per il futuro vedrò. Al momento sono semplicemente curiosa di capire dove può portare questa mia scelta”.

Che al momento si sta rivelando molto remunerativa visto che Miku-Saki è una delle star più richieste e più pagare del soft core giapponese. Un caso simile a quello di Renee Gracie, la pilota australiana che, senza sponsor per partecipare al suo campionato automobilistico, autoprodusse una serie di produzioni su Only Fans. Trovando soldi e sponsor per correre…

 

Raffaele

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