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Calcio

Salernitana-Udinese 0-4: tracollo, angoscia ed estasi salvezza

Incredibile epilogo nella stagione della Salernitana che perde pesantemente contro l’Udinese la partita decisiva ma si salva grazie al mancato successo del Cagliari

L’Arechi dimostra tutte le sfumature possibili e immaginabili di cui il calcio è possibile. Un’intera città riunita nella speranza concreta della salvezza. Il dramma di quattro gol subiti e di un destino appeso al risultato di altri.

Foto di gruppo per una Salernitana che compie una missione apparentemente impossibile (AP LaPresse)

E infine un’esplosione di gioia che arriva solo perché il Cagliari fallisce un match ball apparentemente facile. Soprattutto per come si erano messe le cose.

Salernitana-Udinese 0-4

Arechi gremito per accompagnare la squadra a un’impresa che fino a qualche settimane fa sembrava impossibile. Alla Salernitana bastano due risultati su tre, un pareggio o una vittoria considerando il vantaggio negli scontri diretti con il Cagliari. Persino perdendo contro un’Udinese che ha come unico obiettivo quello di chiudere il campionato davanti al Bologna, al 12esimo posto, i granata sarebbero salvi se il Cagliari non vincesse sul Venezia già retrocesso.

La partita

L’inizio della partita è problematico per i padroni di casa che iniziano con tantissima pressione addosso e faticano a trovare spazi e profondità. L’Udinese gioca con estrema velocità e si rende subito molto pericolosa in almeno un paio di occasioni.

L’inizio difficile dei padroni di casa si trasforma in un autentico incubo quando l’Udinese riesce a portarsi in vantaggio con un rapidissimo contropiede che si concretizza in una precisa conclusione di Deulofeu.

La Salernitana è sotto shock e non riesce a scrollarsi di dosso tensioni e paure. Discussioni a bordo campo: l’arbitro espelle un dirigente della squadra campana e, immediatamente dopo, con un gran colpo di testa, è Nestorovski a raddoppiare per l’Udinese. Salernitana vicinissima al gol due volte, con Bonazzoli e Verdi, ma Padelli compie un doppio miracolo. L’Arechi piomba in un silenzio irreale, nessuno sembra quasi rendersi conto del dramma che si sta consumando: pochi minuti e l’Udinese, decisa a onorare fino all’ultimo secondo il suo campionato, trova anche il terzo gol con Udogie che calcia strepitosamente all’incrocio dei pali da fuori area. Salernitana in fondo al buco, anche se il Cagliari non riesce a passare a Venezia. La situazione potrebbe addirittura precipitare prima dell’intervallo quando Belec stende in piena area Deulofeu provocando un rigore netto. Pereyra angola, ma Belec para.

Tanta tensione dentro e fuori dal campo /AP LaPresse)

Un calvario

Il secondo tempo vede la Salernitana all’attacco ma con pochissime idee spalancando spazi importanti in contropiede per l’Udinese. Che al 57’ va di nuovo in gol, palla recuperata da Pereyra nella propria tre quarti e lunga corsa fino a marcare il gol dello 0-4. Tensione sugli spalti, l’arbitro è anche costretto a sospendere la partita dopo un lancio di fumogeni sul campo con una bandiera che prende fuoco in gradinata e uno striscione di contenuto pesante che viene fatto rimuovere.

L’Arechi si rassegna a chiudere in ritardo rispetto a Venezia il proprio calvario e di fatto tutta l’attenzione si concentra sul risultato del Cagliari. Un palo colpito dalla Salernitana su una deviazione sottomisura da Becao; un altro palo colpito dall’Udinese che segna anche il quinto gol con Nestorovski, annullato per fuorigioco.

Gli ultimi quindici minuti sono di ansia assoluta: tutti guardano solo cosa succede a Venezia. E aspettano il 90’ con la stessa emozione con la quale si attende un miracolo. Il Cagliari non segna, il miracolo si concretizza. Ma quanta sofferenza e fatica per una squadra che aveva il destino nelle sue mani e ha sciaguratamente deciso di delegarlo proprio alla fine.

Molta tensione anche sugli spalti dell’Arechi con la gara sospesa più volte (AP LaPresse)
Mauro Marchina

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