Da sinistra Gregorio Paltrinieri, Giulia Gabrieleschi, Ginevra Taddeucci e Domenico Acerenza bronzo nella staffetta acque libere (Foto ANSA)
Paltrinieri, eroe dei Mondiali di Budapest, dopo la vittoria nei 1500 stile libero di ieri, polemizza per un calendario folle che non gli impedisce di portare a casa un’altra medaglia
Due miracoli in due giorni sarebbero stati troppi anche per un Gregorio Paltrinieri in pieno stato di grazia.
E così il nuovo campione del mondo, terzo titolo iridato dopo quelli del 2015 e del 2017, si è dovuto “accontentare” di un bronzo di squadra nella staffetta mista dei 1500 metri in acque libere.
Paltrinieri si accontenta. In fondo si tratta di un’altra medaglia da mettere in conto dopo la straordinaria giornata di ieri che ha visto l’Italia fare il pieno nel corso dell’ultima giornata di gare previste nella vasca olimpionica. Ma un po’ di amaro in bocca resta dopo la gara di Lupa Lake che ha visto Paltrinieri in lizza in un finale davvero molto incerto.
La vittoria è andata alla Germania di Wellbrock; Paltrinieri, terzo al traguardo di pochi millesimi, guarda il bicchiere mezzo pieno. La squadra composta insieme a Ginevra Taddeucci, Giulia Gabrielleschi, Domenico Accerenza è terza. Sfiora l’argento arrivando di un nulla alle spalle della squadra ungherese e immediatamente alle spalle dei tedeschi. Peccato.
Però… “Però il programma è assurdo – polemizza Paltrinieri, dispiaciuto soprattutto per i compagni di squadra della staffetta che avrebbero meritato di averlo nelle migliori condizioni possibili – non si possono correre quattro gare in quattro giorni. E soprattutto non possono mettere una staffetta da 1500 metri in acque libere il giorno dopo una gara come quella di ieri. La cosa vale per me, ma anche per Wellbrock e per chi come ieri era in vasca”
Un programma molto ricco quello di Paltrinieri: “Domani i 5mila, poi i 10mila. Il tutto in un programma che è comunque lungo e che si estende su due settimane. Si potevano fare le cose meglio e con maggiore equilibrio. Ho deciso di fare tutto e correrò tutte le mie discipline. Ma in queste condizioni costringono un atleta a scegliere rinunciando ad alcune specialità. Oppure a nuotare male. Ci rimettono sia l’atleta che lo spettacolo”.
I 5mila sono in programma domani mattina alle 9. L’Italia della pallanuoto tornerà in vasca invece domani pomeriggio alle 17 contro l’Australia.
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