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Ferrari senza pace, Carlos Sainz all’attacco: una domenica di passione

Ferrari senza pace, Carlos Sainz all’attacco: una domenica di passione. Lo spagnolo non molla e le gerarchie nel team non sono chiare

In tre settimane è cambiato di nuovo tutto. A Silverstone per Carlos Sainz è arrivata la prima vittoria del Mondiale di F1, la prima anche con la Ferrari, e sembrava che la stagione dello spagnolo potesse svoltare. Poi però il weekend in Austria, con il doppio sorpasso di Leclerc e giochi di nuovo finiti.

Carlos Sainz (LaPresse)

In attesa do quello che racconterà il GP di Francia, per lo spagnolo soffia un vento diverso e non è il Mistral tipico di Le Castellet. Carlos viaggia a 75 punti da Max Verstappen ma anche a 37 da Charles Leclerc. E molti sono convinti che alla ripresa del Mondiale, dopo la pausa estiva che seguirà il GP di Ungheria tra una settimana finalmente la Ferrari comunicherà le sue decisioni.

Se il monegasco sarà nettamente davanti e in condizioni di ricucire il gap con la Red Bull, impossibile pensare che non ci saranno strategie a suo favore. Un primo antipasto è arrivato in Francia nelle Qualifiche con Sainz perfetto compagno di squadra per il suo capitano, nella circostanza.

Ferrari senza pace, Carlos Sainz all’attacco: “Ci proverò sino alla fine”

Carlos vede tutto, ma nella sua testa c’è la convinzione di non essere tagliato fuori dalla lotta per il titolo piloti. Così se da una parte è felice perché in Q3 la loro strategia, decisa in quel modo dai piloti come ha confermato il team, ha funzionato perfettamente, dall’altra spera di essere ripagato e lo ha detto chiaro.

“Lo zero in Austria e partire in fondo in Francia non aiuta le mie speranze. Ma se guardiamo tutto quello che è successo nella prima metà di stagione e quello che può succedere da qui a dicembre, manca ancora molto. Mi sento di poter lottare in ogni gara, anche se non dico che si può vincere sempre. Sicuramente ci proverò fino alla fine, fino a quando la squadra non penserà che sia il momento buono di cambiare idea”.

Leclerc e Verstappen (LaPresse)

Al momento non è così e lo ha confermato il direttore sportivo, Laurent Mekies. A Maranello sono soprattutto concentrati sull’affidabilità della monoposto, che troppe volti li ha traditi quest’anno. Il resto verrà di conseguenza.

Federico Danesi

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