(AP LAPresse)
Ogni anno il calcio si aggiorna con nuove regole tecniche e di comportamento, anche i club di autoregolamentano con nuove indicazioni destinate ai tifosi. Ma non sempre i calciatori sembrano d’accordo
Ogni anno il calcio propone regole nuove cui bisogna fare l’abitudine. Se la rivoluzione del VAR e della goal line technology sono state una svolta epocale ancora da capire fino in fondo ci sono tante altre piccole novità che meritano di essere approfondite.
Alcune di queste non riguardano le norme imposte dalla FIFA o dalla UEFA, ma codici di autoregolamentazione che numerosi club si sono imposti e che hanno chiesto ai loro tesserati, ovviamente i calciatori in testa, di accettare alla firma del contratto.
Ci sono poi altre regole, ed è una di queste che sta facendo discutere i tifosi olandesi perché riguarda direttamente proprio loro. Pur di avere un abbraccio, un autografo, un’istantanea con il proprio beniamino, alcuni tifosi sono pronti a qualsiasi cosa. Anche a invadere il campo. Una delle ultime mode è quella del “begging banner”, cartelli all’interno dei quali i tifosi chiedono al proprio calciatore preferito di poter ricevere la sua maglia alla fine dell’incontro.
Ebbene… L’Ajax, ha deciso di far rimuovere dai propri steward qualsiasi cartello richieda maglia o autografi ai giocatori della prima squadra, che lo scorso anno si è riconfermata campione d’Olanda. L’Ajax, che farà il suo esordio in trasferta sabato pomeriggio sul campo del Fortuna Sittard, giocherà la prima partita in casa contro il Groningen domenica 14 agosto. in quell’occasione gli riceveranno mandato da parte dei responsabili della sicurezza dello stadio di rimuovere, se necessario di strappare, qualsiasi “begging banner”.
Una procedura che è stata molto criticata in Olanda. Anche perché questa consuetudine riguarda in particolare i bambini. Alcuni dei quali impiegano giorni per confezionare il loro cartellone, con disegni, scritte e caricature.
Tanto che, sempre in Olanda, un’associazione di sportivi sta pensando di inaugurare una mostra dedicata proprio ai banner dei tifosi scegliendo quelli artisticamente più interessanti o più divertenti da un punto di vista goliardico.
I primi a essersi dichiarati non del tutto contenti di questa iniziativa sono stati proprio i calciatori che avrebbero chiesto una maggiore elasticità al club. Sottolineando che il loro rapporto preferito allo stadio è proprio quello con i tifosi, in modo particolare con quelli più piccoli. Le iniziative restrittive dell’Ajax sono già cominciate la settimana scorsa quando il club dei Lancieri ha ospitato la partita di Supercoppa d’Olanda contro il PSV, perdendo 3-5. Cartelli confiscati e bambini in lacrime: una scelta che non è piaciuta ai calciatori.
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