“A Leclerc manca ancora qualcosa”: un grande del passato non si fida

“A Leclerc manca ancora qualcosa”: un grande del passato non si fida. La stagione della Ferrari è stata buona ma non ottima

Solo la matematica dice che Charles Leclerc ha la possibilità di rimontare su Max Verstappen e ribaltare l’esito di una stagione che sembra ormai scritta. In realtà già nella prossima tappa di Singapore la Red Bull potrebbe mettere i sigilli alla stagione, con pieno merito.

Cosa non ha funzionato nella seconda parte della stagione e perché la SF 75 non è riuscita a tenere il passo dei rivali? Una risposta arriva da chi conosce bene Maranello anche se ormai non lavora più lì da anni. Perché Jean Todt, ospite al Festival dello Sport di Trento, sa come si vince un mondiale e cosa serve per riuscirci.

E secondo lui “Charles è già un grande campione ma gli manca ancora qualcosa e mi auguro che lo abbia presto. Non so se è la vettura, però gli manca qualcosa…”. La verità è che mai come quest’anno le Rosse si sono avvicinate all’eccellenza e lo riconosce anche lui. “Ad un certo punto la Ferrari ha avuto la migliore auto del campionato. Poi ha perso certe opportunità. Penso per esempio alla strategia, a una Safety Car entrata al momento sbagliato, a problemi di affidabilità”.

“A Leclerc manca ancora qualcosa”: i consigli di Todt per il futuro della Ferrari

L’ex team principal dell’ultimo ciclo vincente in Ferrari ed ex numero uno della FIA ha confermato che quando lavori per la Ferrari la pressione è nettamente diversa. Perché in tutto il mondo le Rosse sono vissute con passione, come un modello da seguire non soltanto in pista. Ecco perché molti vogliono vederla sempre vincente anche se la concorrenza è aumentata e i rivali sono di primissimo piano.

Qualcuno, quando ha lasciato la presidenza della FIA, immaginava che per lui avrebbe potuto di nuovo esserci posto a Maranello come consulente. Non è successo e Todt nemmeno ci pensa: “In realtà i capitoli del passato sono tutti belli ma sono fatti per rimanere nella storia personale di ognuno di noi non per ripetersi. A me piace guardare avanti, mai indietro”. Quindi, discorso chiuso.