Sinisa Mihajlovic (credit: ANSA)
Sono passate circa tre settimane dalla separazione fra il Bologna e Sinisa Mihajlovic: il saluto dei tifosi è commovente.
Alcuni supporter rossoblù hanno incontrato il loro ex allenatore per rendergli omaggio dopo l’esonero. L’incontro è stato carico di emozioni.
Tre settimane fa è avvenuta una delle separazioni più sorprendenti della Serie A. Il Bologna ha scelto di esonerare Mihajlovic dopo anni molto intensi vissuti fianco a fianco: una decisione che era diventata necessaria secondo Saputo. Il presidente dei rossoblù ha riconosciuto il fortissimo legame che si era creato fra allenatore ed ambiente, ma ha specificato come fosse diventato inevitabile in seguito ai risultati deludenti di inizio stagione. Da qui la scelta di affidarsi a Thiago Motta: l’ex centrocampista era reduce da una buona salvezza conquistata con lo Spezia.
Nei giorni scorsi aveva fatto discutere il mancato omaggio dei tifosi nei confronti di Miha, ma alla fine è arrivato in un incontro faccia a faccia: ecco cos’è successo.
L’esonero di Mihajlovic ha fatto discutere non solo per quanto riguarda l’aspetto tecnico, ma anche per quello etico. In molti hanno criticato la scelta dei rossoblù, mentre altri hanno rimarcato come questa sia stata la giusta maniera per rispettare la sua professionalità. Secondo alcune indiscrezioni, questa spaccatura sarebbe stata presente all’interno del tifo organizzato.
Durante la prima partita senza il serbo in panchina, infatti, in molti si aspettavano striscioni o cori per lui. Invece, la Curva ha tifato normalmente, forse a causa proprio delle indecisioni interne. Il legame fra la piazza e Miha è sempre stato forte e con la malattia si è saldato ulteriormente: per questo, il mancato saluto ha fatto discutere.
Tuttavia, alcuni tifosi hanno voluto incontrarlo per salutarlo di persona. Mihajlovic è tornato a Bologna per incontrare una rappresentanza della Curva a circa tre settimane dall’esonero.
Il confronto è stato molto emozionante. I tifosi hanno regalato a Miha una bandiera della Serbia con alcune firme raccolte in giro per l’Italia e una targa con la scritta: “A Sinisa, uomo vero e bolognese come noi”.
Mihajlovic ha dato una risposta nel suo stile: “Di serbi qui non ce ne sono più, quindi posso pure portarmela a casa”.
Il tanto atteso saluto, dunque, è arrivato solo più tardi del previsto, ma è stato molto carico di sentimenti. L’allenatore avrà sicuramente apprezzato la solidarietà e la vicinanza di quello che era il suo pubblico, qualcosa che neanche cori e striscioni avrebbero potuto trasmettere.
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