Juventus in lutto, è morto all'improvviso (LaPresse)
Juventus in lutto, è morto all’improvviso: con lui in campo molti trionfi storici. La notizia è arrivata come una mazzata nel gruppo
Un ciclo storico che ha segnato profondamente il mondo del calcio moderno, quello della Juventus dalla seconda metà degli anni ’90. Merito di Marcello Lippi in panchina, dei suoi interpreti in campo ma anche di chi come Gian Piero Ventrone in tutti quegli anni ha preparato il fisico dei calciatori.
Ecco perché la notizia della sua morte a soli 62 anni, arrivata improvvisamente in questi minuti, è una mazzata per tutto l’ambiente juventino, anche se le loro strade si erano separate da tempo. Ventrone era ricoverato in un spedale napoletano, sua città di origine, e secondo le prime indiscrezioni fornite da ‘La Repubblica’ sarebbe stato stroncato da una leucemia fulminante.
Attualmente al Tottenham nello staff di Antonio Conte, che lo aveva voluto con sé lo scorso anno, quando aveva accettato fi guidare il club inglese. E proprio dalla sua attuale società è arrivata la conferma che si tratta di una notizia reale.
Fino al 1994 il nome di Gian Piero Ventrone, classe ’60, non era legato al mondo del calcio. Poi però Marcello Lippi lo aveva voluto come preparatore atletico del suo gruppo e anche grazie al suo lavoro erano arrivati risultati eccellenti. Cinque scudetti, dal ’95 fino al 2003 (perché poi era rimasto anche con Carlo Ancelotti), ma soprattutto la doppia perla della Champions League ’96 a Roma seguita dalla Coppa Intercontinentale alla fine dello stresso anno.
Le strade di Ventrone e dei bianconeri si erano separate alla fine della stagione 2004,ma lui aveva comunque continuato a frequentare il mondo del calcio. Era stato con Antonio Conte, che aveva conosciuto bene i suoi metodi a Torino, quando quest’ultimo aveva iniziato la sua carriera da tecnico a Siena nel 2005.Poi vice allenatore dell’Ajaccio, preparatore atletico del Catania e dei club cinesi del Jiangsu Suning e del Guangzhou Evergrande con Lippi.
Dal 2021il ‘Marine’, come era soprannominato nell’ambiente per i suoi allenamenti durissimi ma molto produttivi, aveva fatto rientro nel calcio europeo. Conte lo aveva chiamato per rilanciare gli Spurs, ha lavorato con il suo attuale club fino a pochi giorni fa sempre come preparatore fisico.
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