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Edinson Cavani racconta il suo dramma: “In cinque minuti cambiò tutto”

Edinson Cavani racconta il suo dramma: “In cinque minuti cambiò tutto”. Clamorosa confessione del bomber ora al Valencia

Ci sono quelli che lo fanno, ma per pudore, riservatezza o perché pensano che sia meglio non uscire allo scoperto, non raccontano nulla. E poi c’è Edinson Cavani che non ha problemi a raccontare la sua notte terribile, quella che ha cambiato tutto.

Edinson Cavani racconta il suo dramma (ANSA)

Stavamo per arrivare alla primavera del 2017, il PSG nell’andata degli Ottavi di finale in Champions League aveva demolito il Barcellona di Messi e Neymar 4-0 a Parigi. Ma al Camp Nou successe il miracolo. Blaugrama avanti 3-0, poi il gol proprio di Cavani che sembrava aver chiuso la qualificazione. Dal minuto 88 fino a quelli di recupero, il dramma: i catalani segnarono 3 gol, finì 6-1 e si qualificarono ai Quarti.

Poi anche il Barça finì fuori, eliminato dalla Juventus di Massimiliano Allegri che arrivò sino alla fine persa a Cardiff 4-1con il Real Madrid. ma quella partita ha lasciato scorie pesanti in tutti e il bomber uruguaiano che oggi fioca nel Valencia di Gattuso finì in terapia.

Edinson Cavani racconta il suo dramma: ecco come ha scoperto di dover cambiare

Oggi torna a parlarne in una lunga intervista a “Revelo”, non nascondendo che è stato in terapia per molti anni: “Apparteniamo ad una generazione con quei genitori che ti dicono che non devi piangere, che non puoi rilassarti o esprimere emozioni. Come se non mostrando debolezza, cresci con una corazza che ti fa pensare di essere più forte di tutti. Ci sono persone molto forti ma alla fine finiscono per cadere”.

Come lui che quella notte ha capito di non essere un supereroe e ha scoperto che tutti hanno bisogni di tutti per stare bene, senza vergognarsi. “La prima volta che sono andato in terapia è stato dopo il ritorno del Psg in casa del Barcellona. In cinque minuti cambiò tutto quello che avevamo fatto. Un colpo così grande, che non puoi controllare e che sebbene sia calcio tocca altre parti della tua persona”.

Il Barcellona del 2017 (ANSA)

Da quella sera (era il 18 marzo), sintomi di ansia, sudorazione fredda, vertigini prima di addormentarsi e paura di mettersi a dormire. “Mi chiedevo: ‘Ho un problema nella mia testa?'”. Così ha capito che doveva cambiare e ha scelto di farsi aiutare.

Federico Danesi

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