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Formula 1, c’è un accordo per la sentenza budget cap: altre polemiche

La FIA e la Formula 1 avrebbero già trovato un accordo per stralciare le sentenze che riguardano le irregolarità sul budget cap, ma molti team protestano

A distanza di poche ore dalla vittoria della Red Bull nel campionato costruttori di Formula 1 è di nuovo polemica.

Verstappen a bordo della sua Red Bull RB18 (Foto ANSA)

Torna d’attualità la vicenda della sentenza sul budget cap sforato da Red Bull, Aston Martin e Williams. La FIA aveva confermato la condanna dei team due settimane fa, rinviando tuttavia la comunicazione sulle sanzioni al prossimo mese.

Formula 1, la un accordo sul budget cap

Ora però fonti ufficiali hanno confermato che il bureau della federazione e della Formula 1 avrebbero pronto un accordo economico da sottoporre alle scuderie responsabili delle irregolarità amministrative per chiudere la questione. Probabilmente con una sanzione economica. Opzione che ovviamente non piace a Mercedes e Ferrari che chiedevano invece una punizione sportiva nei confronti soprattutto della Red Bull.

Le posizioni di Aston Martin e Red Bull

L’accordo sarebbe vicino. Anzi… per la Aston Martin sarebbe già stato raggiunto e potrebbe essere ratificato entro la fine di questa settimana. La formula è quella della ABA, accepted breach agreement. In pratica… la scuderia ammette di avere sbagliato e la FIA emana una sanzione amministrativa. La Williams era stata la prima scuderia a chiudere la sua posizione con una sanzione di 25mila euro fin dall’inizio di questa stagione per avere comunicato tardivamente alcuni elementi del proprio conto economico 2021.

Mike Krack, delegato finanziario della Aston Martin ha dichiarato ieri che l’accordo è imminente: “Stiamo discutendo e credo che chiuderemo presto. Forse immediatamente, o comunque nei prossimi giorni. Si tratta di capire che è una rete molto complicata di regolamenti, che spesso cambiano. E che noi non abbiamo commesso irregolarità con lo scopo di ingannare le regole. É solo una questione interpretativa che spesso riguarda norme fiscali diverse di paese in paese”.

Anche la Red Bull è in trattativa con la FIA. Ma le riunioni sono state sospese dopo l’annuncio della morte del fondatore della scuderia, Dietrich Mateschitz. Ma l’ipotesi che anche la Red Bull possa cavarsela con una semplice multa sta sollevando non poche polemiche tra le scuderie rivali dei nuovi campioni del mondo.

Mauro Marchina

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