Stefano Tacconi (AnsaFoto)
Stefano Tacconi, come sta? L’ultimo messaggio allarma il mondo del calcio: “Passi indietro”. Come sta l’ex portiere della Juventus
Dopo gli spiragli di positività che filtravano nelle ultime settimane, ora il figlio Andrea ha lasciato tutti col sangue gelato per quanto avvenuto. Di mezzo c’è stata un’operazione molto delicata.
Un periodo difficilissimo quello che sta attraversando Stefano Tacconi. L’ex portierone della Juventus e del Genoa, tra gli altri, ha subito un grave malore lo scorso 23 aprile, quando si trovava ad Asti per un evento benefico. Nel primo pomeriggio, a seguito di una emorragia cerebrale da rottura di un aneurisma, fu trasportato in ospedale.
Fino a giugno è rimasto ricoverato nel nosocomio di Alessandria, prima di essere trasferito al Presidio Riabilitativo Borsalino, alle porte della città, per seguire un fase di riabilitazione specifica. Lo scorso 22 settembre il dottor Andrea Barbanera, direttore Neurochirurgia del ‘Santi Antonio e Biagio’, aveva comunicato un nuovo ricovero per “eseguire uno studio neuroradiologico di controllo programmato con il completamento della chiusura dell’aneurisma”.
Ora a distanza di un mese ci sono degli aggiornamenti non troppo incoraggianti. Come avviene di solito su Instagram, il figlio Andrea tiene tutti aggiornati sugli sviluppo della vicenda. Nelle scorse settimane i post erano piuttosto incoraggianti, con dei passi avanti che rendevano anche i tifosi speranzosi di una buona riuscita del percorso.
La storia condivisa ieri è invece di tutt’altro umore: “Ci sono stati dei passi indietro nella sua condizione ma ad oggi si sta riprendendo lentamente”.
Poi aggiunge: “Ci siamo assentati perché è stato un periodo non facile dopo l’operazione che ha avuto. Spero di darvi belle notizie più avanti”.
Un segnale sostanzialmente diverso rispetto a quanto uscito su La Stampa lo scorso 13 luglio, quando proprio Stefano Tacconi dichiarava: “Ho vinto tutto nella mia carriera, ma questa è la coppa più importante. Non ricordo quasi niente, ho capito che sono stato tanto male, ma ora va molto meglio. Voglio uscire dall’ospedale e tornare a casa presto”. La speranza è che il tutto possa diventare presto realtà. Nel frattempo non resta che attendere speranzosi e augurarsi che tutte le cure necessarie, pur se delicate, riescano a sortire l’effetto desiderato.
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