Le polemiche attorno a Qatar 2022 non sembrano volersi placare: la nuova pessima notizia complica ulteriormente tutto.
Il Mondiale si avvicina e le polemiche aumentano a dismisura, le critiche, già molto aspre, stanno via via aumentando e le recenti brutte notizie non aiutano: quanto successo nelle ultime settimane rischia di complicare tutto.
Ancora 15 giorni di attesa e poi arriverà finalmente il via del Mondiale in Qatar. Tra la curiosità per le infrastrutture, le polemiche sulla terra che ospietrà l’evento e i dubbi per il periodo dell’anno in cui si giocherà, quello del 2022 è già oggi un Campionato del Mondo indimenticabile, nel bene e nel male.
Tra grandi favorite e possibili sorprese, l’attesa nei confronti di questo Mondiale è diventata ormai spasmodica ed ogni singola notizia gode di sempre maggiore interesse. Anche tra i giocatori è sempre più evidente ed il primo a “sdoganare” il volerne parlare è stato Mbappè, è stata infatti la stella della Francia a nominare l’evento nell’intervista post gara contro la Juve.
Uno dei motivi di maggiore curiosità resta però legato alle innumerevoli polemiche che hanno caratterizzato i 4 anni di avvicinamento all’evento: dai temi extracampo come le morti degli operai che hanno lavorato allgli stadi e il mancato rispetto di alcuni diritti umani, a quelli di campo, tutti aumentati nelle ultime settimane.
Inserire un evento di portata assoluta come un Mondiale a metà stagione è una scelta sicuramente coraggiosa, ma soprattutto che si espone a grandi dosi di critiche. Sin dall’ufficialità dei mesi di svolgimento del Campionato del Mondo 2022, i commenti negativi si sono sprecati e non solo.
Il rischio che alcuni giocatori potessero giocare con la testa in Qatar o che ogni infortunio potesse rovinare i piani di club o nazionali si è concretizzato, ed ora, a 2 settimane dall’avvio dell’evento, gli assenti iniziano ad essere davvero troppi.
Il coreano Heung Min Son, stella del Tottenham e della sua nazionale, è solo l’ultima delle vittime di infortuni che saranno costrette a dire addio al sogno di giocare un torneo così importante. Anche a Paul Pogba è toccata la stessa sorte solo pochi giorni prima del coreano e con loro pure Werner e Chilwell, giocatori importanti per i propri ct e che rischiano ora di dover guardare tutto da casa.
La lista è anche più lunga con tanti calciatori (come ad esempio Lukaku) le cui situazioni sono tutte da verificare. Per la Fifa si apre dunque una vera e propria sfida in cui però, parte sotto di un gol se non due.
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