Calcio

“Non so in che mafia sia coinvolta”, Balotelli furioso: chi è il suo bersaglio

Nuovo controverso episodio che vede al centro dell’attenzione Mario Balotelli, oggi impegnato in Svizzera con la maglia del Sion

Lo avevamo lasciato in piena discussione con il Sion dove le sue prime settimane di ambientamento non erano state semplicissime.

Mario Balotelli, da settembre in Svizzera con la maglia del Sion (Foto ANSA)

Poi a poco a poco le cose per Mario Balotelli, arrivato in Svizzera dopo una splendida stagione in Turchia agli ordini di Montella con l’Adana Demispor, si sono leggermente appianate. E anche senza fare sfracelli, l’ex attaccante di Inter, Milan, Manchester City e Brescia, è riuscito a mettersi in luce con alcune buone prestazioni e uno score di quattro gol in otto presenze. Tra l’altro quattro gol consecutivi nelle quattro presebze, tra il 2 ottobre, in rete contro il Winterthur, e il 22 dello stesso mese (rete al Young Boys).

Balotelli e quel dito medio ai tifosi

Balotelli era molto atteso anche a Basilea, dove il Sion era di scena ieri pomeriggio al St. Jakob’s Park in una delle gare di cartello della 15^ giornata della Super League elvetica. La partita finisce 0-0. Balotelli ha un paio di buone occasioni ma dopo 63’ lascia il terreno di gioco, sostituito da Filip Stojilkovic.

Un momento della partita davvero molto particolare: il Sion era in dieci uomini per l’espulsione di Baltazar. SuperMario aveva appena subito un fallo evidentissimo a ridosso dell’area di rigore: e aveva protestato. Già ammonito correva il rischio di essere espulso. Anche perché il pubblico di Basilea, uno dei più caldi del campionato svizzero, non ha fatto altro che ‘beccarlo’ per tutta la partita. Per altro con insulti pesantissimi e in perfetta lingua italiana.

Balotelli lasciando il campo non ha saputo evitare un gesto di stizza nei confronti della curva dei tifosi avversari. Con un gesto che ai più è sembrato un dito alzato, quello medio. Le immagini non hanno fatto molta chiarezza su quello che è accaduto. In campo l’attaccante non è stato sanzionato: ma potrebbe essere inchiodato da qualche testimonianza, all’uscita del terreno di gioco c’era anche un commissario federale, o da foto o prova TV. Nel caso il gesto di Balotelli sia considerato offensivo potrebbe scattare per lui una lunga squalifica.

Attacco alla federcalcio: rischia una lunga squalifica

Quattro gol in quattro partite a ottobre per Balotelli (Foto ANSA)

La reazione di Balotelli però non si è fatta attendere. Sui social l’attaccante ha postato un lungo post estremamente critico nei confronti della federazione svizzera: “Non so in che genere di mafia sei coinvolta – ha scritto rivolgendosi alla Schweizerischer Fussballverband, l’associazione calcio elvetica – ma i giocatori come me non sono fieri di giocare in una Lega nella quale ingiustizia, corruzione e incapacità regnano sovrane. Il calcio è un lavoro e dobbiamo tutti prenderlo seriamente, arbitri compresi”.

Per farsi comprendere chiaramente Balotelli ha scritto il messaggio in francese e tedesco, le due lingue ufficiali della confederazione svizzera oltre all’italiano. Ma anche in inglese.

Balotelli da quando è arrivato al Sion è stato oggetto di provocazioni, falli molto duri. Ma anche di cori pesantissimi da parte delle tifoserie avversarie: “Non continuerò a rischiare la mia salute in campo senza essere protetto dai falli degli avversari e dalle aggressioni dei tifosi. Non mi importa assolutamente di quello a cui siete abituati dovete cambiare assolutamente e tutto il mondo deve conoscere il modo vergognoso nella quale si comporta questa Lega. Ho fatto un errore e lo pagherò. La Federazione ha fatto un errore? Pagherà… L’arbitro ha commesso errori? Anche lui deve pagare”.

Balotelli indirettamente ammette il suo gesto provocatorio. Che il suo presidente,

Christian Constantin, ha invece perdonato: “Mario ha subito un fallo grave, c’era un calcio di punizione indiscutibile. Il tutto dopo un cartellino rosso contro di noi. Se il fischio fosse stato fischiato tutto questo non sarebbe mai successo. Per quanto riguarda il dito, non ho ancora visto le foto. Ma se il VAR non è intervenuto, il caso per me è chiuso”.

Mauro Marchina

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