Calcio

L’Inter e Skriniar: rosso, niente rinnovo e un addio inevitabile

È arrivata ieri nella serata di San Siro la sesta inattesa sconfitta dell’Inter in campionato, ad opera dell’Empoli di Paolo Zanetti. Un KO che porta i nerazzurri a -13 dal Napoli e con il solo girone di ritorno ancora da disputare sembra ormai chiaro che anche per quest’anno la squadra nerazzurra dovrà rinunciare all’idea Scudetto. Una gara evidentemente condizionata dall’espulsione al 40′ del primo tempo di Milan Skriniar, per doppia ammonizione. Un rosso che farà discutere a lungo in casa Inter, visto il rifiuto di Skriniar all’offerta di rinnovo dei nerazzurri.

L’AGENTE DI SKRINIAR

LA TRATTATIVA INTER-PSG

A scaldare ancor di più la situazione già incandescente, ci ha pensato Roberto Sistici, agente di Milan Skriniar. Intercettato da Telenord, Sistici ha parlato così della situazione del vicecapitano dell’Inter: “La verità è che la decisione di mettere sul mercato è stata presa quest’estate dall’Inter, ovviamente non dal giocatore. La scelta ha portato a una trattativa tra Inter e PSG. A un certo punto la trattativa si è interrotta e il giocatore ha serenamente accettato, con professionalità e assoluto rispetto del contratto“.

LA TRATTATIVA PER IL RINNOVO

Sistici ha poi proseguito raccontando i dettagli della successiva trattativa per il rinnovo: “In autunno abbiamo avuto una serie di incontri con la Società e dopo gli incontri preliminari abbiamo presentato una nostra richiesta economica e successivamente, a inizio novembre 2022, la Società ci ha presentato la sua proposta. Prima di Natale abbiamo comunicato all’Inter che non avremmo rinnovato. Al momento non c’è possibilità di rinnovo“.

ERRORE DI VALUTAZIONE

La lunga trattativa tra Inter e PSG per Skriniar aveva portato i parigini a presentare un’offerta di quasi 50 milioni durante l’estate. Nonostante la scadenza vicina, l’Inter, fiduciosa nella volontà di Skriniar di rinnovare in caso di mancato trasferimento in Francia, ha rifiutato l’offerta. I nerazzurri puntavano ad incassare una cifra vicina ai 70, incassati dallo stesso Paris Saint-Germain per Hakimi. Una scelta, quella del management dell’Inter guidato da Beppe Marotta, che a posteriori si è rivelata sbagliata. Un errore di valutazione che potrebbe creare un danno a lungo termine all’Inter. La Beneamata vive un momento di forte difficoltà economica e, in estate, dovrà sostituire lo slovacco senza poter contare sull’incasso della sua cessione.
Una situazione “nuova” per Marotta che, negli anni all’Inter e quelli alla Juventus, ha sempre evitato situazioni scomode trovando sempre il momento migliore per salutare o rinnovare i calciatori.

ADDIO A GENNAIO?

Una soluzione, che potrebbe lenire il danno d’aver perso la possibilità di incassare una somma ingente dalla cessione di Skriniar, potrebbe essere la cessione già a gennaio. Una soluzione difficile, visto che l’acquisto anticipato con esborso per il cartellino ridurrebbe il bonus alla firma di cui potrebbe usufruire il difensore. Inoltre, creerebbe non pochi problemi all’Inter che dovrebbe rinunciare a metà stagione al suo insostituibile in difesa.

SERENITÀ CERCASI

La squadra di Inzaghi sembrava aver trovato l’abbrivio giusto in questa stagione. L’Inter non perdeva dal 6 novembre, era risalita in classifica, aveva battuto il Napoli in apertura d’anno, conquistato la Supercoppa ai danni dei cugini e poteva ambire mettersi al passo del Napoli, pur se a distanza. Invece, la sconfitta di ieri ha compromesso definitivamente la corsa Scudetto. Un KO scaturito anche dell’inferiorità numerica causata del rosso comminato a Skriniar. Un rosso certamente pesante, perché arriva in un momento personale delicato. Sintomo di una serenità mancante, nonostante il trofeo alzato appena sei giorni fa.

Stefano Francesco Utzeri

Classe 1993, nativo digitale sedotto dai Beatles e Marty McFly, cerco di raccontare il mondo a modo mio, al massimo delle mie possibilità. Laureato in Comunicazione nel 2018, e poi in Giornalismo nel 2020, ho collaborato con diverse realtà del territorio nazionale avendo studiato in Emilia-Romagna, ma il mio cuore è a Cagliari.

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