Stefano Pioli e Simone Inzaghi (Lapresse)
Mancano solo sette giorni al match più atteso dell’anno, l’euroderby di Champions League tra Milan e Inter è ormai alle porte e in quel di Milano le palpitazioni aumentano. Si pensa solo a questo, si parla solo di questo. Il derby della Madonnina terrà milioni di persone attaccate allo schermo da tutto il mondo mentre San Siro è già sold out per la gara d’andata. Ma attenzione, Milan e Inter prima della coppa dalle grandi orecchie hanno un’altra questione in comune da risolvere che appare paradossale, ossia conquistarsi un posto nella prossima Champions.
Prima di mercoledì prossimo le milanesi avranno una doppia chance ciascuno per poter mettersi in condizioni più agevoli al fine di agguantare l’Europa che conta anche il prossimo anno. Si inizia stasera con Milan-Cremonese e Hellas Verona-Inter.
Un abisso in classifica divide il Milan e la Cremonese. 37 punti di differenza si percepiscono facilmente sul campo, ma il calcio si sa è sempre poco prevedibile. La Cremonese ha l’acqua alla gola, solo 20 punti conquistati e un piede in Serie B, la voglia di potersi giocare un match ad alta tensione spinge i grigiorossi di Ballardini a sognare in grande in questo finale di stagione. Il Milan d’altra parte non può permettersi errori. I rossoneri hanno già lasciato punti d’oro per strada che ad oggi avrebbero consentito una posizione migliore in una classifica che a sei giornate dal termine si presenta cortissima nella zona europea. A San Siro il fischio d’inizio è in programma per le 21.00.
Pioli verosimilmente opterà per un massiccio turnover che consenta di far tirare il fiato ai suoi. Questo potrebbe far preoccupare qualcuno, essenzialmente perché le seconde linee rossonere non hanno sempre soddisfatto i gusti degli esteti del calcio, ma vero è che con i titolarissimi in panchina questo Milan ha fatto più danni del dovuto. Contro la Cremonese i rossoneri che solitamente trovano poco spazio in campo avranno la possibilità di riscattarsi per mostrarsi in forma agli occhi della società.
Al Bentegodi l’Inter arriva con un obiettivo che non riesce ad apparire scontato considerando la stagione dei nerazzurri, ovvero dare continuità. Si cerca il terzo successo di fila, che possa almeno per qualche giorno offuscare gli alti e bassi di questa annata. L’affondo sulla Lazio ha lasciato sensazioni positive in casa Inter con un ritrovato Lautaro Martinez in prima linea. I tempi sono strettissimi, questa sera alle 21.00 il Verona, sabato la Roma e poi il derby che vale la gloria.
Insomma c’è molto lavoro da fare per Inzaghi sul piano fisico e mentale per consentire alla rosa di trovare finalmente una stabilità che si è cercata in lungo e in largo per una stagione intera ma che è sempre stata rifugiata solo nelle uscite extra campionato. Il finale è pesante e i ritmi sono serrati, non sono più concesse sbavature. Occhi aperti però, il Verona di Zaffaroni è verosimilmente in ripresa, viene da quattro risultati utili di fila e tenta nel più breve tempo possibile di lasciarsi alle spalle la zona rossa. Insomma, guai a sottovalutare i veneti soprattutto per un’Inter che è stata parecchie vittima delle “piccole minacce” diventate enormi una volta sommate insieme.
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