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Bentornata Inter: aria di primavera o presa di coscienza?

I più scettici si erano già arresi, ma l’Inter insegna a non dare mai nulla per scontato, torna in scena facendo gran rumore e riapre la strada per un posto nella prossima Champions. Quante chiacchiere in questi mesi, adesso finalmente arrivano i fatti per la squadra di Simone Inzaghi che colleziona tre successi consecutivi (quattro considerando la semifinale di Coppa Italia) in campionato agguantando l’ambitissimo quarto posto. I nerazzurri rinascono a primavera e danno le risposte concrete che sono mancate nel corso di questa stagione fatta di alti e bassi.

Quante facce ha quest’Inter?

Il punto di svolta? La gara di ritorno contro il Benfica, un pari che è valso la qualificazione in semifinale di Champions League e una carica di adrenalina non indifferente. Un lavoro di introspezione che  ha reso i nerazzurri consapevoli delle proprie forze consentendo una cavalcata inarrestabile per un finale di stagione tutto da scrivere. Cinque partite e sedici reti messe a segno, una rosa rinata e un reparto offensivo ritrovato. Così si può riassumere brevemente il periodo più florido dell’anno per l’Inter ancora in gioco su tre strade differenti.

La finale di Coppa Italia è in programma il 24 maggio all’Olimpico, i campioni in carica dovranno ben proteggere il titolo da una Fiorentina vogliosa di tornare ad alzare al cielo un trofeo. La Champions è una scommessa al lotto, impossibile prevedere se si rivelerà vincente. Ciò che è certo è che la trepidante attesa è già un godimento per entrambe le milanesi che si prepara per un doppio confronto storico e sul quale nessuno avrebbe scommesso a inizio stagione.

In campionato quanti intrecci e complicanze evitabilissime. Undici ko che l’Inter si porta sul groppone, e che ad oggi restano inspiegabili nella maggior parte dei casi.

Si svegliano gli attaccanti

Arrivati a maggio i nerazzurri sembrano finalmente convinti nel cercare continuità ed equilibrio, mai raggiunti finora da inizio stagione. Tornano i protagonisti di sempre. Si risveglia il toro, dormiente per troppo tempo, Lautaro Martinez torna a indossare le vesti di bomber nerazzurro e insacca in rete 6 gol in 5 partite.

Il gigante buono, tanto criticato per il poco cinismo, si rifà grazie alla doppietta rimediata a Empoli che vale oro. Poi è il turno del bosniaco, per Edin Dzeko lo specchio della porta era quasi diventato un tabù in campionato, l’attaccante ha ritrovato la via del gol ieri a Verona, per giunta con una doppietta, colmando un digiuno lungo quattro mesi. Il 6-0 rimediato sul campo dell’Hellas Verona riassume perfettamente il lavoro compiuto silenziosamente da Inzaghi nelle ultime settimane, quando la parola esonero rimbombava da un lato all’altro di Appiano Gentile. Dal uscio della zona Champions l’Inter fa la voce grossa e ritrova la grinta necessaria per tornare grande.

Annapia Panassidi

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