Claudio Ranieri aveva scelto il cuore e aveva scelto di dare una mano al Cagliari all’inizio di questo 2023. La squadra, la società, la città che lo aveva adottato oltre 30 anni fa, lo ha fortemente rivoluto dopo l’esonero di Liverani per provare a centrare l’immediata promozione in Serie A. Se le possibilità di risalita diretta erano compromesse da un girone di andata insufficiente, Ranieri è riuscito a scalare la classifica sfiorando il quarto posto.
Dopo aver battuto il Venezia, il Cagliari è approdato alle semifinali playoff contro il Parma. Gli emiliani non avevano perso nelle due sfide stagionali contro i sardi e ieri l’avvio era stato altrettanto positivo: 0-2 dopo 26 minuti e dominio della gara. Tuttavia, Sir Claudio conosce il calcio e ha imparato a conoscere perfettamente il suo Cagliari. L’intervallo, due o tre pedine per cambiare ritmo e dinamiche di gioco e il Cagliari di Ranieri è risorto. La rimonta da 0-2 in un match così delicato nasce dal lavoro fatto da Ranieri sulla testa del suo Cagliari. Nella conferenza stampa di presentazione a colpire l’attenzione dei giornalisti presenti era stata la determinazione con la quale il tecnico romano aveva detto di voler trasformare in “guerrieri” i suoi giocatori. Un lavoro che secondo alcuni dei presenti sarebbe stato assai difficile viste le prestazioni dei rossoblù, ma Ranieri rispose: “Datemi tempo“, il tutto condito da un sorriso beffardo che annunciava un lungo, ma proficuo lavoro.
Ed ecco i risultati. Il Cagliari ieri è stato una squadra dall’anima guerriera. Difficile immaginare che potesse ribaltare il risultato. Soprattutto trovandosi a poco più di 20 minuti dal 90° sotto di due gol. Il più inguaribile degli ottimisti avrebbe sperato in un pareggio. Invece, le mosse di Ranieri, prima Luvumbo e poi Viola decisivo nella giocata che avvia l’azione del 3-2, hanno ribaltato il risultato.
Certo, ora c’è da andare a Parma dove gli emiliani hanno la possibilità di vincere facendo infine valere la miglior posizione in graduatoria, ma il Cagliari di Ranieri c’è ed pericolosissimo perché non molla mai.
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