Nottata felice per la Juventus, che nella seconda amichevole statunitense, a Orlando, ha vinto contro il Real Madrid per 3-1. A segno per i bianconeri Kean, Weah e Vlahovic, in una prestazione corale da parte dei bianconeri molto interessante. Nei Blancos il gol è arrivato per opera del solito Vinicius.
La Vecchia Signora ora tornerà in Italia, dove continuerà la preparazione per la stagione. Il 9 ci sarà il nuovo Juventus Day, dove i bianconeri sfideranno la NextGen nella cornice dell’Allianz Stadium e non nel classico ritrovo di Villar Perosa. Tre giorni dopo, a Cesena, ci sarà un’amichevole importante contro l’Atalanta. Un test match a poco più di una settimana dall’avvio della stagione, che servirà anche per recuperare l’amichevole saltata col Barcellona.
La prima mezz’ora della gara, la Juventus è stata dominante. Max Allegri schiera la Juve con Szczesny tra i pali; difesa a tre con Danilo, Bremer e Alex Sandro; a centrocampo Weah, Miretti, Locatelli, McKennie e Kostic; in avanti Chiesa con Kean.
La formazione bianconera trova subito grande feeling con la gara e pressa alto il Real Madrid. Nel giro di circa 20 minuti i bianconeri riescono ad andare avanti 2-0 con Kean e Weah. Poi è un monologo merengue, Szczesny resiste e capitola solo nel secondo tempo su Vinicius. Nel recupero, Vlahovic finalizza un ottimo contropiede della Juventus.
Per buoni tratti soprattutto nella prima mezz’ora, i bianconeri si sono fatti valere cercando il pressing e il contrattacco rapido con tanti uomini.
A stupire più di tutti è stato Weston McKennie, stranamente ordinato nel suo frenetico dinamismo e ficcante nella ricerca dell’inserimento in area. Da uno di questi inserimenti è arrivato anche il gol del 2-0 bianconero con il texano che ha servito bene Weah a rimorchio.
Nel finale c’è stato spazio anche per Dusan Vlahovic. Il numero 9 della Juventus è al centro delle voci di mercato per via del potenziale scambio con il Chelsea per Lukaku. Come detto, Dusan ha segnato il definitivo 3-1 e, per esultare, ha mostrato il numero 9. Un gesto che ricalca quello che fece Paulo Dybala nell’estate 2019, dopo aver rifiutato il Manchester United nello scambio che avrebbe coinvolto sempre Romelu Lukaku. Un gesto che fa pensare che il centravanti non abbia affatto tutta questa voglia di salutare Torino in direzione Londra.
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