ESCLUSIVA SI Zanoncelli: “Colombo? Monza ideale per consacrarsi”

Ieri pomeriggio, in occasione della sfida in casa del Sassuolo, Lorenzo Colombo ha realizzato la sua prima rete in campionato con la maglia del Monza. Gol peraltro pesante in quanto ha regalato alla squadra di Palladino la sua prima vittoria in trasferta.

Il giovane attaccante, 21 anni di proprietà del Milan e la scorsa stagione al Lecce, è alla prima annata tra le fila dei brianzoli.

Sportitalia.com ha contattato Francesco Zanoncelli, collaboratore di Roberto Venturato quando quest'ultimo aveva guidato la Spal nel 2021/2022. La rosa ferrarese annoverava anche Colombo. 

Contro il Sassuolo, Colombo è finalmente riuscito a sbloccarsi anche con il Monza.

"L'anno scorso lo abbiamo visto fare cose importanti e gol anche molto belli. È un predestinato, un ragazzo giovane che non ha paura a mettersi in discussione. La sua prima esperienza nel massimo campionato a Lecce è stata buona, ha delle potenzialità che non è ancora riuscito a esprimere".

Quest'anno gioca a due passi da Burago di Molgora, il suo paese natale. Le chiedo perché su questo tema le opinioni sono spesso discordanti. Può essere un fattore positivo o negativo per lui?

"Come si usa dire, "nemo propheta in patria". A parte tutto, a volte succede che il singolo calciatore, quando gioca nella sua città, si carica addosso responsabilità maggiori di quelle che ha, tendendo quindi a strafare. Ed è proprio quando uno vuole strafare che poi combina poco. Dall'altro lato, la vicinanza della famiglia, specie quando sei ancora giovane, può essere d’aiuto. Venendo al caso di Colombo, Monza è la piazza ideale per consacrarsi: non hai eccessiva pressione e, soprattutto, hai la possibilità di sbagliare un po' di più".

Tra l'altro, pochi giorni fa il club ha ufficializzato il Papu Gomez. Magari non è più il giocatore di quattro-cinque anni fa, ma quanto può giovare a Colombo la sua presenza?

"Avere accanto un giocatore di questo calibro può appunto solo aiutare Colombo: lui e il Papu, per le caratteristiche che hanno, si completano l’uno con l'altro".

Lei ha allenato il centravanti in quei mesi alla Spal. Cosa ricorda in particolare?

"Arrivammo alla pausa natalizia che eravamo messi molto bene. Purtroppo da gennaio tutti ci ritrovammo in una situazione particolare, e di conseguenza crollammo e riuscimmo a salvarci solo a due giornate dalla fine del campionato. Ma ricordo che Colombo non si era mai arreso, a prescindere da quella difficile seconda parte di stagione, si notava la sua voglia di emergere".

Quali sono le sue caratteristiche migliori?

"Rimasi impressionato dalla sua esplosività, oltre che dalla sua forza fisica. Senza dimenticare che è un ragazzo serio e con una ottima attitudine ad affrontare le difficoltà per crescere e progredire".

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