Tennis

Berrettini a sorpresa, che addio: tutti i retroscena

Berrettini, tutta la verità sulla notizia che ha lasciato di sasso il mondo del tennis: ecco cosa è realmente successo.

Nessuna incomprensione, nessuna incompatibilità. Non c’è niente di tutto ciò dietro il clamoroso addio, annunciato ormai due mesi addietro, che ha sconvolto il mondo del tennis e fatto versare qualche lacrimuccia, perché no, ai tifosi di un certo campione azzurro.

Berrettini non ha ancora individuato l’erede di Santopadre (AnsaFoto) – Sportitalia.it

E quella che ai nostri occhi è stata una separazione improvvisa e inaspettata, per i due diretti interessati, ossia Matteo Berrettini e Vincenzo Santopadre, è stata invece sofferta e ragionata. Sarebbe sbagliato, tra l’altro, pensare che uno dei due si fosse stufato dell’altro, dopo così tanti anni trascorsi fianco a fianco. Non è così. Sarebbe una semplificazione estrema e poco rappresentativa della realtà, perché non è stata neppure questa, a ben vedere, la scintilla che li ha indotti a imboccare due strade diverse e ad emanciparsi l’uno dall’altro.

A spiegare cosa sia accaduto di preciso, saziando così la voglia di dettagli più volte manifestata dagli amanti del tennis, è stato proprio l’allenatore romano, che per la prima volta ha parlato dell’addio a Berrettini in un’intervista ai microfoni di Sky Sport. Un’analisi talmente lucida e razionale, la sua, da aver lasciato letteralmente di sasso i tifosi.

Berrettini, finalmente ha vuotato il sacco: tutta la verità sull’accaduto

Per cominciare – cosa che comunque, dato il tenore dei post che avevano condiviso entrambi sui social, era abbastanza chiara – si è trattato di una separazione consensuale. Sono arrivati a questa decisione insieme e non è stato uno fra l’allenatore e il suo pupillo, come si era inizialmente pensato, a piantare in asso l’altro. Nessun rancore, quindi.

Matteo Berrettini e Vincenzo Santopadre dopo la finale di Wimbledon 2021 (Instagram) – Sportitalia.it

“Rispondo con la massima sincerità – ha ammesso Santopadre quando gli è stato chiesto come mai lui e Berrettini si fossero detti addio – Io e Matteo abbiamo preso insieme questa decisione. La nostra separazione è stata inevitabile. Per il bene di Matteo era opportuno che facesse questo cambiamento e abbiamo deciso di percorrere questa strada. Il rapporto è rimasto sano, la separazione è avvenuta in modi e tempi corretti”.

“Ora deve guardare avanti – ha aggiunto il mentore del romano – e credo che possa scrivere ancora qualche bella pagina di storia. Ci siamo lasciati tardi? Credo che ognuna segua la propria strada. L’atleta deve necessariamente vivere con grandi stimoli, che ti permettono di superare gli ostacoli. Credo che non ci sia una scadenza in un rapporto tra coach e giocatore. Abbiamo ritenuto opportuno per tanti motivi di fare un passo indietro. Bisogna essere pronti a fare le cose nei tempi giusti. Non credo che abbiamo aspettato troppo. Questa scelta non è frutto di un capriccio da parte mia o di Matteo. La cosa più importante è il bene dell’atleta“. Dichiarazioni che confermano ciò che abbiamo sempre pensato: che Matteo fosse ben più di un semplice allievo per Santopadre e che i due siano legati da un rapporto d’affetto e di stima davvero unico nel suo genere.

Luigi Maria Chiappetta

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