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Gianluca Vialli e le telefonate alla moglie dell’ex compagno di squadra, la rivelazione

Gianluca Vialli continua a far parlare di sé a distanza di tempo e questa volta per il suo forte legame con gli ex calciatori della Juventus.

Ci sono rapporti che possono durare tutta la vita anche se nascono in un campo da calcio. Sodalizi fondati su quei sani principi che, al lungo andare, risultano indistruttibili anche dinnanzi alle più grandi sciagure del mondo. Un esempio del genere lo è stato Gianluca, che a più riprese ha dimostrato la sua amicizia e il suo amore verso il prossimo.

Vialli sempre legato ai suoi ex compagni di squadra (Ansa, Sportitalia.it)

La volontà di stare vicino a tutti da parte dell’ex calciatore di Cremonese, Juventus e Chelsea era ben nota a tutti. Il suo sorriso, la sua disponibilità eran risaputi a tutti i suoi ex compagni di squadra. In particolare ad uno che, dalla gloria della Champions League vinta nel 1996, è passato all’inferno del carcere: Michele Padovano.

Vialli, che rivelazione shock

Ebbene sì, proprio quel campione la cui odissea giudiziaria si è conclusa dopo 17 anni. Uno strazio, una tragedia immensa quella di Michele Padovano che, ha voluto raccontare la sua storia scrivendo un libro dal titolo “Tra la Champions e la libertà”. Eppure, l’uomo che ha fatto parte della squadra degli “invincibili” di Marcello Lippi ha avuto in questi anni un supporto straordinario da un grande uomo: Gianluca Vialli. Uno di quelli che di lui non si è mai scordato soprattutto nel momento peggiore della sua vita.

Vialli e il legame con gli ex juventini (Ansa, Sportitalia.it)

A confermarlo ulteriormente è stato lo stesso Padovano in un’intervista all’Avvenire: “Non passava domenica in cui non chiamasse mia moglie per sapere come stavo. Adriana quando veniva ai colloqui in carcere mi riferiva: «Luca ha chiamato anche oggi, ti saluta tanto». Quella telefonata per me rappresentava una luce di speranza, uno spiraglio di libertà. Quando mi hanno scarcerato la prima chiamata è stata quella di Luca: dopo il «pronto ciao come stai?», siamo scoppiati a piangere…”.

Una conferma importante, che fa capire ulteriormente la generosità di Vialli e quanto i principi e i rapporti umani per l’ex attaccante della Juventus fossero importanti nella vita. Lo stesso preoccuparsi dello stato di Padovano in tutti questi anni, è la dimostrazione di quanto Vialli fosse legato all’amico e di come credesse in determinati rapporti. La certezza che purtroppo è andata via una persona con dei valori importanti e che non sarà più possibile trasmettere alla società d’oggi.

Marco Di Nardo

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