Sinner, il pensiero per Berrettini è da pelle d'oca (LaPresse) - Sportitalia.it
Jannik Sinner non dimentica lo sfortunato connazionale: le parole spese per Berrettini fanno commuovere i tifosi
Il tennis, come la vita, è fatto di momenti. Di alti e bassi. Di stelle e polvere. Quando, nel 2022, Matteo Berrettini calcava il palco di Sanremo – lo stesso in cui non è voluto salire Jannik Sinner dopo il trionfo di Melbourne – da numero 6 del ranking mondiale, nessuno si sarebbe aspettato di ritrovarlo, due anni dopo, al numero 129 della classifica.
Il tennista romano, entrato in un tunnel fatto di infortuni, di condizionamenti mentali, di paure, di calo nell’autostima e, perché no, anche di problemi sentimentali dovuti alla rottura della relazione con Melissa Satta, non gioca una partita ufficiale dallo scorso 31 agosto. Un’eternità. Un periodo infinito reso forse ancor più lungo dagli innumerevoli forfait comunicati dal tennista quando tutto sembrava pronto per il rientro.
È accaduto, solo per citare le mancate partecipazioni nel 2024, per il torneo di Brisbane, per gli stessi Australian Open e, notizia recentissima, anche per il torneo di Indian Wells. Gli organizzatori del Masters 1000 californiano avevano annunciato la presenza dell’ex allievo di Vincenzo Santopadre nella entry list del tabellone delle qualificazioni, ma Matteo, nel corso di una conferenza stampa via zoom, ha confermato che non ci sarà.
Farà il suo rientro a Phoenix, “per tornare una volta che sarò pronto“, come ha dichiarato. Il finalista a Wimbledon 2021 farà ricorso al ranking protetto per evitare di vedere frustrati da subito i tentativi di avanzamento nelle varie competizioni in cui sarà impegnato.
Se Berrettini piange, Sinner ride. E come se se la ride. Il campione altoatesino è in una bolla fatta di 32 vittorie negli ultimi 34 incontri disputati, con 15 vittorie consecutive e terzo posto nel ranking mondiale. Ma Jannik non dimentica chi in epoca moderna ha tracciato, in Italia, la strada per avere successo nel tennis internazionale.
Intervistato in esclusiva da ‘Vanity Fair’ subito dopo il trionfo di Melbourne, il campione altoatesino ha raccontato i suoi non-festeggiamenti seguiti all’epica rimonta ai danni di Medvedev. Subito dopo, però, ha dedicato un pensiero a chi, da infortunato, ha sostenuto tutti gli eroi azzurri dalla panchina del palazzetto di Malaga nella magica sei giorni di Coppa Davis.
“Matteo ha avuto molti infortuni, speriamo che ritorni. Non è giusto dimenticare i suoi successi. Noi italiani siamo un bel gruppo. Ci rispettiamo tutti, anche se siamo tutti diversi. Io lavoro tantissimo per raggiungere i miei obiettivi e i miei sogni, perché non voglio avere rimpianti“, ha detto il ‘veterano’ di appena 22 anni. E che è già il tennista italiano più vincente di sempre.
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