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Roma, strappato il pass per gli ottavi: ma quanta sofferenza

Due su due nella serata di ieri di Europa League per le squadre italiane: dopo la qualificazione del Milan, anche la Roma è riuscita a strappare il pass per gli ottavi di finale della competizione europea. Come i rossoneri, forse in toni maggiori, anche i giallorossi hanno sofferto fino alla fine, passando il turno dopo la lotteria dei calci di rigore.

Dopo l’1-1 dell’andata, contro il Feyenoord, la formazione di Daniele De Rossi era chiamata a una prova di maturità davanti agli oltre 67.000 tifosi presenti allo stadio Olimpico. I ragazzi di Arne Slot hanno offerto una buona prova, con la rete di Santiago Gimenez al 5′ di gioco che poteva aprire la via per un altro tipo di partita. La rete di Lorenzo Pellegrini ha però riportato la gara in parità, poi fino al 120′ è stata più una questione di testa che una questione di gioco.

La lotteria dei rigori ha rappresentato un trampolino importante per Mile Svilar, forse la scelta più inaspettata di De Rossi che continua a confermare titolare il portiere classe 1999. Due i rigori parati da lui che confermano e giustificano il cambio di gerarchia attuato dal nuovo allenatore. Pur soffrendo, ma la Roma riesce nel suo intento e la qualificazione era l’unica cosa che contava ieri.

Passo indietro di Romelu Lukaku che, dopo la rete dell’andata per il definitivo 1-1, ieri ha sbagliato il secondo rigore della sequenza che avrebbe potuto compromettere il destino della sua squadra. Il discorso resta sempre lo stesso: recuperare l’attaccante belga in questo periodo della stagione potrebbe essere determinante, ecco perché De Rossi deve continuare a lavorare sulla testa dei suoi. I concetti tecnico-tattici cominciano a intravedersi, ora bisognerà continuare a proporre un lavoro mentale per far sì che ai grandi appuntamenti tutto vada per il verso giusto.

Federico Calabrese

Federico Calabrese, classe 2000, è un giornalista pubblicista. In libreria è uscito con “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca e con “Istinto puro”, l’autobiografia di Sébastien Frey.

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