Lì fermi chi può. Anche perché il Grifone ha già dimostrato di poterlo fare. Si gioca per i record, si gioca per la gloria, si gioca per dare un senso a una stagione già indirizzata con merito dall’Inter. E allora memoria a quella serata di Marassi di fine dicembre, l’ultimo atto in cui i nerazzurri hanno lasciato punti per strada. Nell’1-1 firmato Radu Dragusin, dopo il vantaggio iniziale di Marko Arnautovic. E l’austriaco prenota un’altra maglia da titolare per la gara di San Siro, in ballottaggio aperto con Alexis Sanchez. Altra passerella da braccetto per Carlos Augusto, a sostituire lo squalificato Bastoni e Asllani in regia al posto dell’infortunato Calhanoglu. Cambiano gli interpreti, ma lo spartito del Maestro Simone è sempre uguale. Ritmi alti, qualità e gol a valanga. E contro il violinista Gilardino la musica non vorrà cambiare.
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