L'ex fuoriclasse tedesco Michael Schumacher (LaPresse) - Sportitalia.it
Il mondo della Formula 1 è scosso da un clamoroso retroscena svelato da un ex manager a distanza di anni. È coinvolto anche Michael Schumacher
Il mondiale di Formula 1 2024 è iniziato sula stessa falsariga del precedente, vale a dire con il dominio incontrastato di Max Verstappen e della sua imbattibile Red Bull. Da qualche giorno a questa parte però sotto i riflettori non c’è più solo il giovane fuoriclasse olandese, ma anche l’onnipresente papà Jos Verstappen.
Presenza quasi costante in Formula 1 dalla metà degli anni novanta fino ai primi duemila, Verstappen senior ha gareggiato in scuderie non di primissimo piano, ad eccezione della Benetton nella stagione 1994, quella in cui Michael Schumacher si laureò per la prima volta campione del mondo di Formula 1. Ma nella sua carriera il padre del tre volte campione del mondo non ha mai lasciato un segno profondo nel Circus mondiale.
All’epoca nei primi anni novanta, Jos Verstappen era un giovane talento uscito dai circuiti di Formula 2, pronto a lanciarsi con entusiasmo nel dorato ambiente della classe regina dell’automobilismo mondiale. E proprio nel 1994 Flavio Briatore lo scelse per affiancare Schumi come seconda guida alla Benetton.
Una decisione che a distanza di vent’anni viene bocciata senza appello dall’ex braccio destro del manager piemontese. Stiamo parlando dell’ex team manager della Benetton Joan Villadelprat che nel corso della sua carriera ha poi lavorato con altre scuderie come Tyrrel e Prost.
La decisione dei vertici della scuderia italo-inglese in quel momento sembrava giusta, ma in realtà secondo Villadelprat fu un clamoroso errore. Jos Verstappen infatti ne uscì parecchio penalizzato: il padre di Max era ambizioso quasi come il figlio ma il suo tentativo di tenere il passo di Schumi gli procurò l’immediato licenziamento da parte della Benetton.
Villadelprat ha ricordato quanto fosse veloce e competitivo Verstappen senior e quanto abbia influito sulla carriera del figlio: “Max è stato costretto fin da piccolo da suo padre a spingere. Un’educazione molto severa, per dirla così – ha dichiarato l’ex team manager della Benetton a ‘f1planet.com’ –. Jos era un buon pilota ma credo che abbiamo fatto una c*****a ad affiancarlo a Schumi”.
Villadelprat ha poi svelato un ulteriore dettaglio: “Jos ha provato a competere con Schumacher ma abbiamo dovuto sbarazzarci di lui. Era velocissimo, ma su un giro solo. Michael invece era in grado di girare allo stesso modo per decine di giri”.
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