Motori

Alonso non ne può più: furia totale

Fernando Alonso è stato protagonista anche in Australia di un’ottima gara ma qualcosa lo ha fatto davvero arrabbiare: tifosi stupiti

Il campione spagnolo, Fernando Alonso, ha tenuto testa agli attacchi di George Russell, fino a costringerlo ad un grave errore. Nonostante l’Aston Martin non sembri essere quella dello scorso anno, il due volte iridato tira sempre fuori il massimo.

Il duro sfogo di Fernando Alonso (Sportitalia.it – ANSA)

Fernando Alonso ha chiuso il Gran Premio di Melbourne al sesto posto, almeno sotto la bandiera a scacchi. Si perché il pilota asturiano è stato successivamente penalizzato di 20″ per una manovra difensiva su Russell a detta dei commissari oltre i limiti. Alla fine si è dovuto accontentare di un ottavo posto che non gli rende giustizia, alle spalle di Stroll e Tsunoda.

Secondo gli steward Fernando avrebbe anticipato troppo la frenata per avere una migliore velocità in uscita di curva, ma questo avrebbe indotto all’errore George Russell, finito pesantemente contro il muro. Un errore chiaro quello dell’inglese, solo parzialmente giustificato da questa manovra dell’Aston Martin che lo precedeva. Ovviamente ad Alonso questo tipo di decisione non è andata giù più di tanto, visto che dopo il termine del GP ha voluto esprimere tutto il suo disappunto con un lungo post su Instagram.

Il due volte iridato di Oviedo appartiene ad un’altra generazione di piloti ed era abituato a battaglie di altro genere.

Fernando Alonso, duro sfogo su Instagram per la penalità: “Difendersi è un’arte del Motorsport”

Su Instagram Alonso ha scritto: “Siamo rimasti sorpresi dalla penalità a fine gara, che riguardava il modo in cui avremmo dovuto affrontare le curve o guidare la macchina. Credo che se non ci fosse stata la ghiaia in quella curva, in qualsiasi altra curva del mondo non saremo mai nemmeno stati indagati”.

Cosa succede a Fernando Alonso (Sportitalia.it – ANSA)

Il pensiero di Alonso è andato poi alle epiche battaglie avute in passato nella sua carriera, come quelle con Michael Schumacher a Imola nel 2005 e nel 2006. Ma rimanendo a tempi più recenti c’è anche l’esempio dello scorso anno con Sergio Perez nel Gran Premio del Brasile a Interlagos. 

Alonso rincara la dose nel finale del suo post: “Sacrificare la velocità di ingresso per avere buone uscite dalle curve fa parte dell’arte del motorsport”. Qualcuno evidentemente ha voluto togliergli questa qualità, mostrando una rigidezza eccessiva nel giudizio che non ha tenuto conto della dinamica e del contesto nel quale è avvenuto l’episodio. 

Angelo Papi

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