Primo piano

Napoli, punti d’oro. Ripartire dal secondo tempo di Monza

Un ottimo secondo tempo per spazzare via polemiche e critiche e per evitare gravi ripercussioni su questo rush finale di stagione: il Napoli può tirare un sospiro di sollievo dopo il 4-2 rifilato al Monza nella 31esima giornata di Serie A. E pensare che il pomeriggio era cominciato nel peggior modo possibile, con la rete dello svantaggio che avrebbe potuto indirizzare la gara in un altro verso, molto più scomodo. Una vittoria non può allontanare via i fantasmi e il crollo vertiginoso subito dai partenopei in questa stagione, ma è chiaro che ora ogni vittoria fa bene e una squadra che vuole provare l’ultimo sforzo per raggiungere un obiettivo che resta complicato.

Indicazioni importanti

La qualificazione alla prossima Champions League è stata messa a repentaglio nelle scorse settimane, e di certo la debacle interna contro l’Atalanta ha avuto il suo peso. Nella sfida di ieri, però, ci sono state indicazioni importanti nella seconda frazione di gioco: per 45′, il Napoli ha giocato quasi come se non avesse nulla da perdere, rischiando infortuni (Osimhen sulla rete del pareggio) e giocate (gli splendidi gol di Politano e Zielinski) che in tempi recenti non ci sono state. Un 4-2 che mantiene vive le residue speranze di qualificarsi alla prossima Champions. La gara di ieri non cambia ciò che dovrebbe accadere in estate: questa squadra ha bisogno di un profonda rivoluzione, a partite dalla scrivania.

Il secondo tempo di ieri ha però dimostrato che questa squadra non ha dimenticato come si gioca a pallone, perlomeno in fase offensiva. Il reparto arretrato continua ad avere i suoi grandi problemi, ma tutto ciò fa parte del processo di involuzione subito dall’intero collettivo azzurro, che quest’anno non è riuscito a bissare lo splendido cammino della scorsa stagione. Ora bisognerà andare avanti di nervi per provare a salvare la stagione con la qualificazione europeo. Poi bisognerà pensare al futuro, per evitare ulteriori disastri.

Federico Calabrese

Federico Calabrese, classe 2000, è un giornalista pubblicista. In libreria è uscito con “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca e con “Istinto puro”, l’autobiografia di Sébastien Frey.

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