Jannik Sinner vuole disputare al meglio i tre tornei più importanti sulla terra battuta. Ma all’improvviso arriva una critica molto pesante
La stagione dei tornei sulla terra battuta sta per entrare nel vivo con i tre appuntamenti più importanti e di maggior prestigio: i due Masters 1000 di Madrid e Roma e gli Internazionali di Francia al Roland Garros, il secondo Grande Slam del 2024. Jannik Sinner, dopo la discussa eliminazione in semifinale a Monte-Carlo contro Stefanos Tsitsipas, si sta preparando al meglio con l’obiettivo di arrivare in fondo a tutti e tre.
Tra l’altro l’obiettivo fissato ad inizio stagione, il primo posto nel ranking Atp, è ormai dietro l’angolo e di certo il giovane altoatesino non vorrà farselo sfuggire. Sinner, un po’ come accadde una trentina d’anni fa con Alberto Tomba, è diventato lo sportivo più amato e seguito dagli italiani soprattutto dopo i trionfi in Coppa Davis e agli Australian Open.
Del ventiduenne altoatesino piacciono non solo le sue capacità tecniche e la classe con cui ormai batte tutti gli avversari, ma soprattutto il suo stile pacato fuori dal campo e un’umiltà per certi versi anche eccessiva. Sinner è il classico bravo ragazzo che tutti i genitori vorrebbero vedere insieme alla propria figlia, è il figlio che ogni mamma vorrebbe avere.
Non ha vizi particolari, adora la sua famiglia e non ha mai abbandonato gli amici di sempre: “Quando ci incontriamo non si fa niente di strano, anzi. Giochiamo ancora a tirarci le palline di carta come facevamo a scuola“. Un modello da seguire che però non sembra piacere proprio a tutti. Anzi, un ex campione ha ammesso quasi di non poterne più.
Il più grande tennista italiano degli ultimi cinquant’anni, prima che Sinner facesse irruzione sulla scena, è stato Adriano Panatta. L’ex vincitore di Roma e Parigi era ospite del programma ‘Splendida Cornice’, in onda su ‘Rai 3’, insieme al suo grande amico ed ex compagno di doppio Paolo Bertolucci. E parlando proprio di Sinner, Panatta è quasi sbottato: “Lui è un ragazzo bravissimo, molto perbene, educatissimo, non sbaglia una dichiarazione, gioca come un Dio. Però basta: non è che ogni volta ce lo devono far pesare“.
Non pago, ha rincarato la dose con una frase destinata a scatenare polemiche: “Jannik è come lo vedi, fa una dichiarazione ed è sempre equilibrato, in campo non rompe mai le racchette La perfezione però a volte può diventare noiosa. Io perfetto? Assolutamente no. Rispetto a Sinner siamo come il diavolo e l’acqua santa“.
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