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Il pagellone dell’Inter: Lautaro stellare, Calhanoglu illumina, Dimarco assicura

Cavalcata stupenda quella dell’Inter, che ha conquistato la seconda stella nel derby di Milano. Andiamo ad analizzare il pagellone dei protagonisti della seconda stella con giudizi valutativi.

LAUTARO: 10 e lode. Numeri da record, lo scudetto tatuato sulla fascia da capitano. Decisivo, determinante, in zona gol e nella manovra. Leadership assoluta, gli avversari non lo fermano mai.

INZAGHI 10: il condottiero ideale per una cavalcata trionfale. Gioco verticale e godibile, applausi al creatore di una macchina perfetta.

CALHANOGLU: 10. C’era chi dubitava, chi lo scherniva. Lui ha sempre lavorato al top, in cabina di regia. Un ruolo che è diventato un’espressione di sé stesso. Coordinazione perfetta, implacabile dal dischetto, efficiente in fase di non possesso, geometra prediletto. La luce della seconda stella.

THURAM: 9,5. Sin dalla prima apparizione fa intendere di essere il completamento del Toro. Migliora di gara in gara. La qualità migliore? La connessione per legare il gioco e la lettura delle contingenze. Sorprendente in fase realizzativa.

MHKITARYAN 9,5. L’intelligenza calcistica è il suo tratto identitario. Plasma e organizza, mescola e rifinisce. Lotta e combatte come un veterano mai domo. Apertura e chiusura: il perfetto esempio di una macchina perfetta. Geometra, ingegnere e… ricercatore di spazi inesplorati.

BARELLA 9: migliorato tanto tatticamente, il motorino sardo ha fatto due passi in avanti sul piano tecnico e della personalità. Gestione delle situazioni più insidiose, disciplina tecnica e agonistica. Quando è in campo, l’elettricità non manca mai.

DIMARCO 9: uno dei migliori esterni mancini in Europa. Crossare dal fondo? Macché, uno con il suo piede può fare quel che vuole, tanto sai già che la palla arriverà a destinazione e sarà di complicata lettura per le difese avversarie. Una fonte inesauribile di soluzioni. Un’assicurazione senza polizze.

BASTONI 8,5: la connessione con Dimarco è pura naturalità. Che ruolo fa? Tutti. Sviluppa, difende, contrasta, sventaglia. Un regista aggiunto.

DARMIAN 8: certezza autentica. All’inizio era partito come riserva, poi si è guadagnato la pagnotta, migliorando tantissimo in fase difensiva e aumentando il tasso tecnico offensivo.

PAVARD 8: personalità da vendere, si è preso subito l’Inter. Raramente ha sbagliato un’interpretazione, anche ieri nel derby due salvataggi provvidenziali. Una sicurezza.

SOMMER 8: Onana? Dimenticato. L’eredità pesante l’ha raccolta senza indugio, mettendosi a disposizione di Inzaghi. Gli errori veri sono due, per il resto un rendimento davvero eccezionale.

FRATTESI 8: si è preso la scena nei momenti più importanti. Negli istanti che contavano, mai una polemica, un’attesa quasi risolutiva. Quando è entrato ha saputo essere sempre determinante. Applausi, anche per la caparbietà.

ACERBI 8: tanti gli attaccanti che si è messo in tasca. Ha collezionato prestazioni dominanti, una dietro l’altra. Come bere un bicchiere d’acqua.

DE VRIJ 7,5: per certi versi una sorpresa, perché è tornato su livelli elevati dopo una stagione davvero negativa. La risalita è stata costante e continua.

CARLOS AUGUSTO 7,5: da esterno di centrocampo a terzo centrale, il dominio è stato ‘in fieri’. Si è adattato al nuovo schema con affidabilità e convinzione.

BISSECK 7: la sua forza fisica è straripante. I punti di crescita sono tanti, ma ha fatto vedere cose davvero interessanti.

ASLLANI 6,5: salto di qualità in termini di personalità e tranquillità in cabina di regia. In crescita, alla cattedra c’è Calha, l’albanese ascolta. E impara per crescere in fretta.

AUDERO 6: due presenze e clean sheet. L’apporto è stato minimo, ma è stato bravo quando è stato chiamato in causa.

KLAASSEN 6: trovare spazio in un reparto così dominante come il centrocampo dell’Inter era difficile. La festa è anche per l’olandese.

CUADRADO 6: due assist sul conto stagionale, poi tanti problemi fisici.

ARNAUTOVIC 6: gol mangiati, minutaggio basso. Non è stato il rinforzo tanto atteso, ma ha saputo gestire le difficoltà.

SANCHEZ 6: alternativa ai titolari. Da fine gennaio in avanti ha fornito un apporto non marginale.

Niccolo Anfosso

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