Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, ai microfoni di ‘DAZN’ ha commentato la conquista dello Scudetto dopo il successo nel derby: “Al fischio finale ho provato a fare un accenno di corsa, ma mi sono stirato clamorosamente il polpaccio. Questo è il momento di gioire tutti insieme, qualcosina abbiamo già fatto e forse un po’ troppo velocemente perché adesso tutti si aspettano altro. Ma un paio di cose le abbiamo già fatte“, ha detto. “Sono Zielinski e Taremi“, il pronto commento da studio con Ausilio che non ha replicato lasciandosi andare a un silenzio-assenso.
Poi in un altro passaggio: “Thuram l’avevamo individuato già due anni fa, c’è sempre tanto lavoro dietro e se oggi è all’Inter e fa ciò che fa è anche grazie alla programmazione partita due anni fa. Ci sono stati anni difficili, sono entrato all’Inter che ero un ragazzino e avevo qualche capello in più. In questi anni mi sono arrivati tantissimi consigli e ho accumulato tanta esperienza. Ho lavorato con tre proprietà diverse, la famiglia Moratti mi ha introdotto in questo mondo, poi Thohir fu il primo a darmi certe responsabilità e poi col gruppo Suning s’è creato un gruppo fantastico, c’è grande empatia tra di noi. Non ci sono gelosie, c’è solo la voglia di fare bene“.
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