Novak Djokovic, le sorprese non sono finite da parte del serbo - Sportitalia.it
Tennis, attenzione al colpo di scena che potrebbe avere in mente Novak Djokovic: le ultime sul serbo
Per il tennista più vincente di ogni epoca, è stato fin qui un 2024 atipico, ancora senza nessun torneo vinto. Una annata piuttosto particolare per Novak Djokovic, che ha sognato, a Wimbledon, di conquistare il titolo numero 25 nelle prove del Grande Slam. Venendo però nettamente battuto da Alcaraz in finale e rinviando ancora l’appuntamento con la prima gioia dell’anno solare.
La finale conquistata gli ha comunque consentito di ridurre le distanze da Jannik Sinner, in vetta al ranking ATP, e dunque di darsi la possibilità di riconquistarlo tra qualche settimana, se i risultati nel tour sul cemento americano tra agosto e settembre dovessero sorridergli. Va detto comunque che nemmeno a Wimbledon si è visto il miglior Djokovic.
Sprazzi di classe ovvi e innegabili, per il serbo, che però è stato agevolato da un tabellone più “facile” rispetto ai grandi rivali. Gli ha di certo giovato non giocare il match dei quarti con De Minaur, forse la miglior prestazione c’è stata in semifinale contro Lorenzo Musetti. Djokovic sta comunque passando evidentemente attraverso delle difficoltà, e visto che ha 37 anni è ovvio che sia così. Ora, con le Olimpiadi in vista, occhio però a un nuovo colpo di scena.
Un 2024 così complicato potrebbe incidere sul suo futuro. È opinione di diversi commentatori ed ex campioni, come ad esempio Boris Becker, che anche per Djokovic l’anno del torneo olimpico potrebbe essere quello dell’addio al tennis.
Ci sono problemi fisici che impongono una certa attenzione, Djokovic quest’anno non si è mai visto veramente al top. E la sconfitta con Alcaraz, come detto, è stata piuttosto netta, niente a che vedere con la battaglia tiratissima di un anno fa. Djokovic starebbe riflettendo sulla possibilità di cedere il passo ad Alcaraz e Sinner, nei confronti dei quali paga in freschezza, ma non riesce a ritrovare le stesse sensazioni e gli stessi stimoli competitivi che aveva con Federer e Nadal.
Il ritiro potrebbe poi addirittura essere anticipato, se alle Olimpiadi arrivasse la tanto desiderata medaglia d’oro. Il serbo ha avuto un rapporto conflittuale con i giochi olimpici. Soltanto una medaglia di bronzo vinta a Pechino 2008, poi delusioni: altre due finali per il bronzo perse nel 2012 e nel 2021, una clamorosa eliminazione al primo turno nel 2016. Ora, si medita il riscatto, forse per uscire di scena alla grande.
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