Jannik Sinner ancora al centro delle polemiche per le Olimpiadi mancate (Ansa) - Sportitalia.it
Il forfait di Jannik Sinner alle Olimpiadi continua a far discutere pesantemente il pubblico italiano. Ecco l’ultima frecciatina diretta al tennista
Doveva essere uno dei riferimenti principali dello sport azzurro a Parigi 2024. Invece Jannik Sinner non si è imbarcato alla volta della capitale francese, dando forfait all’ultimo minuto alle tanto attese Olimpiadi. Un grande peccato, che vede il tennista altoatesino come primo a dispiacersi profondamente.
L’assenza di Sinner è dovuta ad una forte tonsillite accusata poco prima della partenza per i giochi olimpici, al termine del deludente torneo di Wimbledon conclusosi con l’eliminazione ai quarti di finale. Jannik ha spiegato di essersi sentito poco bene durante gli allenamenti e di aver contratto una tonsillite, per la quale i medici gli hanno sconsigliato di giocare per alcune settimane.
Nonostante i pareri medici e la cautela necessaria in questi casi, non mancano le critiche e le frecciatine dell’opinione pubblica a Sinner. C’è chi gli imputa lo scarso interesse per i colori del tricolore, dunque di aver saltato le Olimpiadi per concentrarsi su tornei più prestigiosi in ambito tennistico. Il tutto mentre Jannik ha ribadito di essere molto deluso per il forfait obbligato.
L’ultimo a punzecchiare Jannik Sinner sulla storia della mancata partecipazione alle Olimpiadi è stato il giornalista Massimo Gramellini. Proprio colui che era stato tra i primi a difendere la privacy del tennista da coloro che criticavano la sua recente love story con la collega russa Anna Kalinskaya.
Stavolta Gramellini, tramite il suo classico editoriale sul ‘Corriere della Sera’, ha voluto puntare il dito contro Sinner proprio per la rinuncia troppo sbrigativa ai giochi: “Ma davvero Sinner non poteva giocare il primo turno all’Olimpiade imbottito di antibiotici, presumibilmente contro un avversario abbordabile, per poi recuperare la salute nel corso del torneo? Qualche maligno ha ritirato in ballo la storia dello scarso attaccamento al tricolore, ma, se non per la patria, Jannik sarebbe dovuto andare a Parigi almeno per gli sponsor“.
La teoria del noto giornalista è piuttosto severa: “Come tutti i talenti più costruiti che naturali, pensa di funzionare solo quando la macchina del suo corpo risponde alla perfezione”.
Non le manda a dire Gramellini, che parla dunque di un Sinner poco impavido e spaventato quando il proprio fisico non funziona al 100%. A difendere il tennista c’ha pensato però Paola Egonu, che ha evidenziato come salute sia la prima cosa.
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