Jannik Sinner ha rotto il silenzio (Foto Ansa) - Sportitalia
Jannik Sinner ha il cuore spezzato ma non si sottrae dal dedicare parole da brividi a Lorenzo Musetti: ecco cosa ha detto il numero uno ATP
Ha dovuto rinunciare ai Giochi di Parigi a causa di una tonsillite, ma è stato comunque – suo malgrado – uno dei principali protagonisti del dibattito olimpico. Adesso è guarito ed è già arrivato in Canada, a Montreal, dove questa settimana tornerà in campo per difendere il titolo di campione ottenuto lo scorso anno. Ci riferiamo a Jannik Sinner, punta di diamante del tennis italiano e numero uno del ranking mondiale.
Nella kermesse nordamericana, il classe 2001 altoatesino usufruirà di un “bye” in quanto prima testa di serie del torneo ed esordirà direttamente al secondo turno. Qui affronterà il vincente della sfida tra lo spagnolo Pedro Martinez e un qualificato. C’è grande attesa per il debutto dell’azzurro, che proverà a realizzare il cosiddetto “back to back” (titolo per due anni consecutivi) sfruttando anche l’assenza di Novak Djokovic e Carlos Alcaraz.
Ma Sinner, in modo o nell’altro, riesce sempre a prendersi la scena anche quando non gioca a tennis. Stavolta lo ha fatto aprendosi in conferenza stampa, affrontando per la prima volta il tema del suo forfait a Parigi e quello della medaglia di bronzo conquistata da Lorenzo Musetti. Ne uscito un mix tra grande amarezza e gioia sincera che ha trasmesso belle emozioni ad appassionati ed addetti ai lavori.
“Mi ha spezzato il cuore non poter andare a Parigi“, ha affermato Sinner quando è stato incalzato sulla sua assenza alle Olimpiadi. “Era uno degli obiettivi principali della mia stagione. A volte però non si può far altro che accettare le situazioni sfavorevoli, anche se non è semplice”, ha aggiunto Jannik, cercando di mettere a tacere – una volta per tutte – le speculazioni secondo le quali non sarebbe attaccato alla maglia azzurra.
Come dicevamo, il numero uno al mondo ha parlato anche del terzo posto ottenuto da Musetti nel torneo singolare maschile, lasciandosi andare a belle parole nei confronti del collega: “Lorenzo è tornato a casa con una medaglia di bronzo: significa che un italiano è felice e io sono felice per lui”.
Insomma, il “caso nazionale” è chiuso e il pensiero dedicato da Sinner a Musetti metterà tutti d’accordo sul fatto che Jannik è un vero fuoriclasse anche fuori dal campo. Se ne facciano una ragione i soliti haters da tastiera e ‘giudici’ da divano.
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