Calcio

ESCLUSIVA SI Chiesa, lo scopritore: “Premier l’ideale per lui. La Juve se ne potrebbe pentire”

Il Presidente della Settignanese Maurizio Romei, ha rilasciato una intervista a Sportitalia, nel giorno in cui Federico Chiesa ha firmato ufficialmente con il Liverpool in Inghilterra. L’ormai ex esterno della Juventus infatti, ha mosso i primi passi da calciatore nel suo club, dove lui lo ha dapprima scoperto e poi visto crescere.

Le sue sensazioni per questo trasferimento?

“Ottime. A lui lo avevo già detto da settimane, che gli consigliavo di giocare all’estero, facendo la Champions League chiaramente, perché si sarebbe arricchito. E’ un calcio più globalizzato, magari, ma è diverso dall’Italia. Meno tattico. C’è più libertà sulle fasce e lui può andarci a nozze. Sperando che lo facciano giocare nel suo ruolo”.

Insomma, farà bene.

“Spero e credo di sì. Ieri sera ho sentito anche il suo babbo, Enrico: era super contento. Ci credo, ha talento da vendere e lo dimostrerà ancora una volta, sempre a patto che lo facciano rendere al meglio. Le cose stavano andando come dovevano fino alla vittoria dell’Europeo con Mancini, poi l’infortunio lo ha frenato”

Tutti contenti ora, insomma. 

“Tutti meno la Juve magari, perché per 12-15 milioni non è che sia stato proprio un ottimo affare, dal punto di vista economico”.

Juve a parte, crede che altre potrebbero anche pentirsi di non aver provato ad affondare il colpo per averlo in Italia?

“Non saprei, sicuramente la Juve. So per certo che l’Inter lo voleva e che ha provato a prenderlo, però logicamente la Juve è una rivale e dunque non era facile da intavolare la cosa”.

A Liverpool trova una certa concorrenza in fascia.

“Sì, ma è andato via Klopp e dunque in un certo senso è tutto nuovo. Anche il Liverpool parte da una situazione nuova a tutti gli effetti e questo può essere un vantaggio per Federico”.

Gli scriverà?

“L’ho fatto ieri, non appena ho saputo che stava partendo. Gli ho detto quanto sono contento per lui”.

Cosa gli serve ora per incidere?

“Scattare dal punto di vista mentale: se l’allenatore che gli darà fiducia, potrà farlo. E se lo fa giocare sulla fascia, nel suo ruolo. Destra e sinistra non importa”.

Daniele Najjar

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