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Incredulo contro Sinner: una cosa mai vista

È cambiato davvero tutto, rispetto a un anno fa, per Jannik Sinner. Un’ulteriore conferma autorevole è arrivata in questi giorni

Un anno fa, Jannik Sinner non era certo nel momento migliore della sua carriera. La sconfitta con Alexander Zverev negli ottavi di finale dello Us Open aveva alimentato i soliti dubbi sulla competitività del tennista azzurro che, di lì a poco, avrebbe rinunciato anche alla convocazione alla fase a gironi di Coppa Davis.

Sinner, è cambiato tutto rispetto a un anno fa (Foto LaPresse) – Sportitalia.it

Una defezione quest’ultima che aveva scatenato ulteriori critiche e polemiche tra appassionati e giornalisti con Jannik accusato di scarso attaccamento ai colori nazionali. In pochi avrebbero immaginato quello che sarebbe accaduto successivamente.

Dalla fine di settembre di un anno fa, infatti, è cominciata la scalata di Jannik Sinner ai vertici del tennis mondiale. Dalla vittoria di Pechino a quella del Masters di Cincinnati, in un anno l’azzurro ha trionfato in ben 7 tornei (tra cui il primo Slam della carriera), ottenuto il primo posto nel ranking Atp e impresso il suo nome in una serie di record per il tennis italiano, tutti destinati a permanere a lungo.

Sinner, l’avversario lo esalta: ecco perché è il più forte

Crescita dei risultati che è coincisa, ovviamente, con quella del tennis di Jannik, migliorato in tutti i fondamentali. Se a questo poi uniamo una tenuta mentale di ferro in campo e fuori (come dimostra la reazione al recente caso doping), si capisce ulteriormente quanto sia stato grande il salto di qualità di Sinner.

Jack Draper, che elogio per Sinner (Foto LaPresse) – Sportitalia.it

A confermarlo sono stati gli stessi colleghi/avversari del numero uno del mondo. Dopo gli elogi di Tommy Paul, avversario sconfitto agli ottavi di finale dello Us Open, che ha definito Sinner un tennista “irreale, diverso da tutti”, sono arrivati quelli di Jack Draper.

Grande amico di Sinner con cui ha condiviso anche una recente esperienza in doppio a Montreal, il tennista britannico ha esaltato Jannik dopo averlo affrontato nella semifinale di Flushing Meadows, persa in tre set. Una resistenza stoica quella di Draper che ha dovuto fronteggiare anche una crisi in campo dovuta alla nausea. Ha addirittura vomitato, Draper, ma strenuamente ha continuato a lottare fino all’inevitabile defezione al terzo set.

Un ko scaturito anche per i meriti dell’avversario, riconosciuti dallo stesso tennista: “Sinner ha già molta esperienza – spiega Draper – è il numero uno perché difficilmente perde una partita. Non ha alcun punto debole e alza il suo livello quando ne ha bisogno. Migliora sempre mentalmente e fisicamente. E’ davvero difficile da battere.”  Anche per Draper, dunque, la stessa reazione di incredulità riscontrata in molti avversari che hanno fronteggiato Sinner nell’ultimo, indimenticabile, anno per l’azzurro.

Alessandro

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