Si ritira a soli 31 anni: tifosi in lacrime - Sportitalia.it (Foto LaPresse)
Si ritira dal mondo dello sport a soli 31 anni, una decisione inevitabile quanto sofferta: si tratta di un atleta molto amato
Non è mai facile per uno sportivo decidere di farsi da parte e di lasciare spazio ai più giovani. Anche se la notizia di un suo ritiro, a soli 31 anni, di certo ha spiazzato tutti gli addetti ai lavori e gli amanti dello sport. Una decisione per nulla facile ed, allo stesso tempo, molto sofferta. Proprio come accade a tutti gli sportivi.
Nessun passo indietro si verificherà per Dominic Thiem che ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. Il suo ultimo impegno è all’ATP 500 in quel di Vienna, precisamente alla “Wiener Stadthalle“. Nell’ultima edizione, disputata lo scorso anno, a trionfare è stato il nostro Jannik Sinner.
Nel destino di Thiem c’è, però, un altro italiano: si tratta di Luciano Darderi. Nel primo turno c’è stata l’attesa sfida tra l’austriaco ed il nostro connazionale che ha trionfato agevolmente in due soli set. Al netto dell’epilogo contro l’azzurro, Thiem viene descritto come uno sportivo che ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto nel corso della sua carriera. Purtroppo i suoi continui problemi muscolari gli hanno impedito di avere una carriera più importante.
I continui guai al polso non gli hanno consentito di scendere in campo e di dimostrare a tutti di non essere inferiore a nessuno. In molti si ricordano di lui per aver trionfato nello US Open vincendo, al quinto set, contro un certo Alexander Zverev. Tanto da diventare il primo giocatore, nato negli anni ’90, a vincere un torneo nel Grande Slam. Anni per nulla facili quelli dell’austriaco. Ne ha parlato nel corso di una intervista rilasciata a “Tennis Majors” in cui ha rivelato aneddoti fino ad ora poco noti.
Un altro dei problemi che ha dovuto gestire è quello relativo alla salute mentale. In particolar modo la depressione che lo ha condizionato non poco nel corso della sua vita. Ha lottato per cercare di diventare più equilibrato e contrastare il problema. Per fortificare la sua salute mentale Thiem ha lavorato per trovare diverse soluzioni. In particolar modo con la meditazione.
In che modo? Passando più tempo possibile lontano dai riflettori, soprattutto quando la situazione iniziava a diventare fin troppo eccessiva. Un qualcosa che lo ha migliorato molto come persona prima che come atleta. Poi, come riportato in precedenza, il fastidio al polso che lo ha tormentato parecchio. Tanto da portarsi con sé la sensibilità dell’articolazione. Il torneo di casa a Vienna, quindi, è stata la giusta occasione per salutare i suoi tifosi e gli amanti di questo sport dopo una carriera travagliata e che poteva di certo regalargli qualcosa in più.
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