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Inter, Inzaghi: “Arbitri? Bisogna cercare di aiutarli. Fino in fondo in Champions? L’augurio è quello”

Simone Inzaghi, in conferenza stampa, ha presentato il match di Champions League contro il Lipsia: “Lavoriamo per dare soddisfazione ai nostri tifosi, alla nostra società e per vincere trofei. Dobbiamo continuare così, sarà un lungo viaggio, le rivali si sono rinforzate, hanno speso tanto sul mercato e come l’Inter vorranno arrivare il più in alto è possibile”.

Come questa squadra può ancora alzare l’asticella?
“Lavorando di più, questo momento positivo è il migliore per spingere e migliorare ancora di più. Cerchiamo sempre di vedere dove poter fare meglio: a Verona abbiamo realizzato cinque gol in un tempo, ma abbiamo visto dove abbiamo commesso qualche disattenzione che poteva costarci cara. Lo scorso anno è stata una cosa, ma quest’anno è diverso: in campionato e in Champions ci sono tante insidie”.

Il Lipsia deve fare punti: li aspetterete? Ti ha sorpreso la calma di ieri in merito alle questioni arbitrali?
“Sugli arbitri il mio pensiero l’ho espresso, bisogna cercare di aiutarli. Anche io che a volte durante le gare per l’adrenalina passo l’area tecnica. Tutti noi addetti ai lavori bisognerebbe aiutarli, non lo dico come frase fatta ma perché è giusto così. Il Lipsia è una squadra che fa la Champions da sei anni e fino a sabato aveva la miglior difesa in Bundesliga. Nelle quattro gare di Champions che ha giocato avrebbe meritato di più, ha un allenatore che è lì da tanti anni, ha molti giocatori di qualità e la classifica non rispecchia le loro prestazioni in Europa. Affronteremo una squadra forte”.

C’è la possibilità e la convinzione di arrivare in fondo alla Champions anche quest’anno?
“Quello è l’augurio. Ci sono altre 35 squadre che hanno il nostro desiderio. Abbiamo bisogno di punti, deve proseguire il nostro cammino facendo ciò che abbiamo fatto fino a oggi. Bisogna pensare al Lipsia senza pensare al campionato”.

Come stanno Calhanoglu e Frattesi?
“Frattesi ha avuto un problemino, sarà da valutare, anche oggi non si sentiva al meglio. Speriamo di non perderlo perché è un giocatore molto determinante per noi e lo sarà ancora. Calhanoglu e Lautaro sia ieri che oggi hanno fatto due buoni allenamenti: domattina valuterò la formazione. Acerbi ha avuto una contrattura, non c’è lesione: vediamo da qui a domenica se riusciamo a recuperarlo”.

Come ha trovato il terreno di gioco?
“Siamo venuti ad allenarci qui per questo. Hanno cercato di migliorarlo rispetto alle ultime gare perché nell’ultima gara col Napoli i giocatori delle due squadre si erano un po’ lamentate. Il manto è stato rifatto prima di Milan-Juventus, in questo periodo dell’anno è un po’ così. A gennaio lo rifaranno e lo faranno bene come fino alla prima settimana di novembre”.

Puoi parlarci dello sviluppo di Bisseck? 
“Bisseck è un giocatore che s’è meritato lo spazio e tutto ciò che ha avuto col lavoro, è arrivato da un campionato diverso, quello danese, ed è stato bravo a capire i nostri principi di gioco, deve continuare così, è in continuo miglioramento e sono contento per lui”.

C’è ballottaggio Bisseck-Bastoni? Come sta Taremi?
“Taremi si è inserito bene. Venendo all’Inter sapendo che avrebbe trovato concorrenza e così è stato: a fine ritiro ha avuto un problemino che gli ha un po’ rallentato la preparazione, ma è un grande professionista ben voluto dai suoi compagni. Ho grande fiducia in lui. Bisseck a sinistra può giocare, Bastoni domenica ha giocato 60 minuti e nonostante le due gare con la Nazionale credo possa partire Bastoni anche se non ho ancora scelto. Bisseck mi piacerebbe vederlo centrale, ma pensando oggi a un centrale penso più a Bastoni perché lo fa anche in Nazionale”.

Si sente uno dei migliori allenatori del mondo?
“Posso solo dire di aver avuto la fortuna di esser arrivato in una società importante. In tre anni e mezzo, poi, ho sempre avuto un gruppo di ragazzi straordinari, giocatori che mi hanno seguito in tutto. Sappiamo quello che abbiamo fatto, sappiamo ciò che dovremo fare. Il mio augurio è continuare a fare bene per l’Inter”.

Federico Calabrese

Federico Calabrese, classe 2000, è un giornalista pubblicista. In libreria è uscito con “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca e con “Istinto puro”, l’autobiografia di Sébastien Frey.

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